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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus, l'approfondimento

Contagi in calo del 44%, "il virus circola soprattutto tra i giovani". Sette focolai nelle case di riposo

Forlì ha ricevuto almeno una dose di vaccino il 23% dei ragazzi tra i 5 e gli 11 anni, due punti percentuali in più rispetto al precedente bollettino (era il 21%)

Il covid-19 e la variante Omicron allentano la morsa in Romagna, con cali dei nuovi contagi in tutte le fasce d'età. Dal 31 gennaio al 6 febbraio, stando ai numeri settimanali forniti dall'Ausl Romagna, si sono registrate in tutto il territorio romagnolo 16.761 positività (33.5 %) su un totale di 49.973 tamponi (molecolari e antigenici) e per la seconda settimana consecutiva si riscontra una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (-12.472) che percentuali.

La curva dei contagi

La curva, finalmente, punta verso il basso in tutte le province: il Forlivese è passato da 5.370 a 2.972, il Cesenate da 5.719 a 3.317, il Riminese da 8.311 a 5.174 e il Ravennate da 9.833 a 5.298. In calo anche il tasso d’incidenza totale, con il territorio Forlivese che segna 1.069 casi ogni 100mila abitanti. Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 410 pazienti, di cui 23 in terapia intensiva. Sono saliti da 3 a sette i focolai nelle case di riposo (24 in tutta la Romagna, 12 dei quali nel Ravennate), mentre è cresciuto il numero dei decessi, da 70 a 79: 14 nel Cesenate, 17 nel Riminese, 20 nel Forlivese (tasso di letalità dell'1,1%) e 28 nel Ravennate

"I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna - indicano una ulteriore diminuzione dei nuovi casi in tutte le fasce di età, anche se quella dei più giovani mostra ancora un livello di circolazione del virus più elevato rispetto al resto della popolazione. Sul fronte ospedaliero scendono, seppur più lentamente, anche i ricoveri
soprattutto nei reparti ordinari. Negli ultimi sette giorni, dunque, su tutto il territorio romagnolo assistiamo a un generale calo dei valori, speriamo sia costante e sempre più consistente".

"Tuttavia per facilitare questo trend in discesa e andare verso un ritorno graduale alla normalità, serve ancora in questa fase una grande attenzione, anche nei comportamenti individuali - si sofferma Altini -. Ma ribadisco ancora una volta che il principale strumento che abbiamo a nostra disposizione per riappropriarci delle nostre vite e buttarci alle spalle l’incubo che stiamo vivendo, è rappresentato dallo scudo vaccinale".

Le vaccinazioni

Al 7 febbraio le prime dosi (comprese dosi uniche) somministrate nei centri vaccinali aziendali sono state 895.625 (323155 in provincia di Forlì-Cesena) tra queste circa 14.306 sono state somministrate ai bambini tra i 5 e 11 anni, mentre le seconde dosi 835.793 (301.401) e le terze 526.615 (188.060). Le dosi somministrate dai medici di base sono 105.031 (43.208 in provincia), mentre nelle aziende 8.038. A Forlì ha ricevuto almeno una dose di vaccino il 23% dei ragazzi tra i 5 e gli 11 anni, due punti percentuali in più rispetto al precedente bollettino (era il 21%). Il dato del nostro territorio è il secondo migliore in Romagna dopo il 25% del Ravennate. Migliorata sempre di tre punti la percentuale di chi, tra i 5 e gli 11 anni, ha completato il ciclo vaccinale: dal 8 all’11% (il miglior dato è quello della provincia di Ravenna con il 13%).

In provincia le terze dosi somministrate sono 8.828 nella fascia 13-19 anni; 5.243 nel Riminese e 9.023 nel Ravennate. "Sul territorio aziendale - osserva Altini - il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento, così come sono in aumento anche le coperture vaccinali nella popolazione in età scolare, grazie anche all’ulteriore sforzo messo in campo dall’Azienda tra cui l’introduzione da questa settimana dell’accesso libero senza prenotazione per la somministrazione dei vaccini a tutti bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni. Ci appelliamo alle famiglie affinché colgano questa opportunità per vaccinare i propri figli". Cala il numero di dipendenti dell’Ausl del Forlivese sospesi perché non vaccinati (33) e di lavoratori in convenzione (5). Si tratta dell’1,2% sul totale del personale dell’azienda sanitaria nel nostro territorio. 

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