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Cronaca

Covid, quando il virus contagia sentimenti e lavoro: oltre 2mila richieste di conforto all'Ausl

La linea telefonica è dedicata in modo particolare a persone che hanno avuto famigliari gravemente colpiti dal virus o hanno subito lutti per Covid-19

Sono oltre 200 le chiamate arrivate da ottobre al Servizio di Supporto Psicologico in Emergenza Covid 19 dell’Ausl Romagna. Numero che sale a 2200 se si considerano tutti i contatti avuti da quando l’Ausl, nella prima fase della pandemia, ha attivato una linea telefonica dedicata al supporto psicologico connesso al Covid-19 per aiutare i cittadini e offrire loro sostegno, ascolto, ed indicazioni utili a vivere anche questo straordinario momento senza saperci soli. La linea telefonica è dedicata in modo particolare a persone che hanno avuto famigliari gravemente colpiti dal virus o hanno subito lutti per Covid-19; cittadini positivi sintomatici in condizione di solitudine in particolare se anziani; genitori positivi in stato di isolamento rispetto a figli minori; utenti positivi sintomatici che hanno subito importanti effetti socio-economici conseguenti al virus; utenti positivi sintomatici con significativo disagio relazionale e famigliare.

"La fase di emergenza che viviamo - spiega Rachele Nanni, responsabile del programma di Psicologia dell'Ausl Romagna - è caratterizzata dal perdurare di una condizione pandemica che impone pesanti ripercussioni e limitazioni alla vita sociale e lavorativa. Abbiamo ora un numero elevato di persone direttamente coinvolte (positivi sintomatici ed asintomatici), ma anche di persone coinvolte in modo indiretto per gli effetti economici, relazionali nelle abitudini di vita con un impatto rilevante sulla qualità di vita e sul benessere psicologico".

"Molte ricerche evidenziano l’aumento del disagio reattivo, l’aumento di emozioni di tipo ansioso, depressivo, rabbioso che determina anche mutazioni nelle relazioni famigliari e di coppia - prosegue Nanni -. Le ripercussioni psicologiche di questa pandemia sono una priorità in termini di effetti sulla salute pubblica. Ecco perché è importante intercettare il disagio e fornire azioni proattive e di supporto sia attraverso i Servizi tradizionali presenti in Ausl Romagna, che hanno assistito in molti casi ad un significativo aumento di domanda, sia tramite accessi ad interventi dedicati, anche tramite canali di contatto ‘in remoto’. Nei mesi da metà marzo a fine giugno abbiamo ricevuto circa 2000 chiamate dai cittadini. Da metà ottobre ad ora sono stati oltre 200 i contatti: in massima parte si tratta di cittadini positivi che esprimo difficoltà nel vivere la propria condizione di isolamento ma anche incertezza, timore e frustrazione". Gli assistiti possono essere invitati a contattare il servizio ai seguenti numeri 3392106631 (Forlì-Cesena), 3395355892 (Ravenna) e 3665069159 (Rimini).

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