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Cronaca

Crisi Cclg, i sindacati: "Nessun nuovo pagamento in vista"

L’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali e ai rappresentati dei lavoratori che non è arrivato in azienda nessun incasso importante, differentemente da quanto prospettato all’incontro precedente

Si è svolta presso la Provincia, alla presenza dell'assessore Montaguti del Comune di Forlì un incontro di aggiornamento della situazione dell’azienda CCLG, di proprietà del Presidente di CNA Enzo Cortesi. Lo rendono noto i sindacati. L’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali e ai rappresentati dei lavoratori che non è arrivato in azienda nessun incasso importante, differentemente da quanto prospettato all’incontro precedente del 16 settembre, e che non procederà ad alcun pagamento ai lavoratori, che hanno ormai 10 retribuzioni in arretrato, non percepiscono alcuna retribuzione da mesi ed hanno la cassa integrazione bloccata da verifiche ministeriali.

FIM-FIOM-UILM ribadiscono che “qualsiasi risorsa entri in azienda debba essere pagata ai lavoratori e che, in assenza di soluzioni immediate, che allo stato delle cose non sembrano essere in divenire, è necessario che l’azienda non tergiversi oltre, aggravando la situazione delle persone che ancora lavorano in azienda”.
 

Intanto i lavoratori di CCLG hanno inviato una lettera aperta:

Noi lavoratrici e lavoratori CCLG riteniamo davvero “deprimente” leggere nei giornali la replica da parte dell’azienda alle nostre dichiarazioni. Replica rivolta poi ai sindacati, quando i sindacati non fanno altro che da portavoce di noi dipendenti, non prendono certo decisioni in autonomia, e questo vogliamo sottolinearlo. Noi dipendenti che, non sappiamo se si è compreso bene, dobbiamo percepire 10, ripetiamo DIECI MENSILITA’.

Vogliamo “solo” i soldi che ci spettano, da giugno non vediamo arrivare più 1 euro nei nostri conti e dobbiamo ancora sopportare di leggere certe cose così vergognose? Sì perché di vergogna parliamo, solo quella dovrebbero provare certi signori che, evidentemente non si rendono proprio conto, e non sanno cosa significhi non avere più soldi per fare la spesa, andare sotto in banca tutti i mesi, nei casi più fortunati riuscire a stento, magari con qualche aiuto, a pagare la rata del mutuo o l’affitto mensile, essere costretti togliere dalle mense scolastiche i propri figli perché non si hanno più soldi ….

E non aggiungiamo altro, si tratta di dignità della persona, di bisogni primari nella vita e fino ad oggi ci sono state raccontate soltanto favole da parte della proprietà. La proprietà crede nel piano industriale di ristrutturazione dell’azienda? Ma quale piano ? E per questo non si è ricorso a procedure straordinarie come il concordato? No, non crediamo proprio che sia questo il motivo, e poi chi dice che sarebbe stato concesso eventualmente questo concordato?


Teniamo anche a precisare che l’attivazione della cassa integrazione a zero ore non è stata voluta dai Sindacati , che tanto vengono additati, ma da noi dipendenti, pensando ad una forma di tutela, perché non  crediamo siano tante le persone che continuano a lavorare sei, sette, otto mesi GRATIS. A un certo punto (purtroppo forse troppo tardi) ci siamo svegliati anche noi e abbiamo tentato di tutelarci, anche se comunque ad oggi anche il pagamento della cassa integrazione da marzo a settembre 2015 è sospeso e anche da lì non arrivano soldi, e a seguito di tutto questo la proprietà ha avuto il coraggio di usare nella replica termini come “richieste pressanti” .

A questi signori chiediamo: noi come pensate che dobbiamo campare? E non si dovrebbe nemmeno parlare di dimissioni di massa? E quali garanzie abbiamo oggi (in realtà da quasi due anni a questa parte ) nelle mani? 
Questi investitori di cui sentiamo parlare da tempo (troppo tempo) che dite essere alla “finestra” forse  sarebbero già dovuti entrare dalla porta da tempo, ma se non lo vogliono fare non date la responsabilità a noi dipendenti, perché noi abbiamo fatto fin troppo e ci meritavamo più sincerità e rispetto da parte vostra.

La situazione di questa azienda è sulla bocca di tutti da tanto tempo, non è l’ultimo articolo uscito che farà cambiare la decisione di possibili investitori, perché basta digitare CCLG su google per avere un’idea del momento che sta passando l’azienda. Comprendiamo bene che sia più semplice scaricare le responsabilità ma questo non risolve le cose, molte altre aziende della nostra zona, anche del nostro stesso settore si sono ritrovate in un momento di grossa difficoltà, ma hanno riconosciuto la grandezza della cosa e hanno preso una decisione, fatto una scelta; quando non c’è futuro questo si fa, salvaguardando per quanto possibile soprattutto i dipendenti.

Concludiamo ribadendo che noi DIPENDENTI ( i pochi rimasti) dobbiamo percepire quasi 10 mensilità, che da troppo tempo ascoltiamo favole e viviamo nell’incertezza assoluta, ma solo chi prova tutto questo sulla propria pelle può capirlo ed è chiaro che questo alla proprietà non importi molto. Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore tutte le persone (clienti e fornitori) che spontaneamente ci hanno aiutato sia con raccolte di denaro che di cibo, sì avete letto bene di cibo, come quelle raccolte che si fanno per i paesi del terzo mondo, questo si è fatto in CCLG negli ultimi mesi e ci teniamo che si sappia. Noi stessi, fra colleghi,abbiamo fatto per quanto possibile, raccolte fondi per aiutare colleghi in forte difficoltà rispetto ad altri, tutto questo schifo vissuto proprio grazie all’azienda negli ultimi mesi ha almeno fatto emergere una grossa solidarietà fra di noi.

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