“Pacchetto cultura" da 20 milioni: al via il nuovo recupero del Merenda, la biblioteca trasloca a Palazzo Romagnoli
Presentata la riorganizzazione delle sedi museali: a Palazzo Romagnoli la biblioteca e il museo della "Grande Romagna". A fine luglio al via i lavori al Merenda
E’ un “pacchetto cultura” corposo, che si aggira sui 20 milioni di euro, quello che l’amministrazione comunale ha in cantiere e che porterà a una vera e propria riorganizzazione, da qui al 2026 delle sedi museali della città. Una rimodulazione degli spazi e delle destinazioni che interesserà il Palazzo del Merenda (9 milioni 270mila euro), Palazzo Romagnoli (600mila euro), Palazzo Albertini (2 milioni) e i Musei San Domenico, fino alla realizzazione del quarto stralcio (8 milioni di euro), importi co-finanziati con i fondi del Pnrr.
Riqualificazione del Palazzo del Merenda
Un percorso che ha il suo incipit, logico e strutturale, nel Palazzo del Merenda, i cui nuovi lavori di riqualificazione e di consolidamento inizieranno il 31 di luglio e termineranno (la tempistica è dettata dai fondi del Pnrr) nel mese di giugno del 2026. Verrà ridisegnata la mappa dei servizi e degli spazi “secondo standard di qualità moderni e innovativi - ha precisato il dirigente del Servizio Cultura, Stefano Benetti - ispirati a una maggiore contaminazione degli spazi e migliorando l’integrazione tra le diverse sezioni”.
Al piano terra - che in termini di capienza passerà dagli attuali 241 metri quadrati a 1.326 - sarà ospitata la sezione ragazzi, con anche un attraversamento pedonale che metterà in collegamento corso della repubblica e il Campus universitario. Al primo piano, dopo la riqualificazione, troveranno sede la sezione moderna, i fondi antichi e le raccolte Piancastelli, con un aumento delle superfici che passeranno dagli attuali 324 a 2.214 metri quadri, “per meglio rispondere alle esigenze dei fruitori”, ha sottolineato Benetti. Ci saranno spazi per la didattica, servizi multimediali, sale studio, l’Emeroteca, laboratori e accesso alle collezioni analogiche e digitali. I lavori sono divisi in 4 stralci, per un importo complessivo di oltre 9 milioni di euro: il primo da 600 mila euro, il secondo da 3 milioni 150 mila, il terzo pari a 2 milioni 800 mila e il quarto da 2 milioni 600 mila.
A Palazzo Romagnoli la biblioteca “temporanea” e un museo
Per evitare la chiusura dei servizi bibliotecari durante i lavori al Merenda, la sezione moderna e ragazzi della Biblioteca Saffi sarà trasferita temporaneamente a Palazzo Romagnoli (per un totale di circa 60mila volumi) e sarà fruibile a partire dalla primavera del 2024. A piano terra, oltre alle sale per la lettura (da 120 posti) e ci saranno le aule per la didattica. Al primo piano troveranno sede gran parte delle opere presenti a Palazzo Romagnoli, con un rinnovato impianto di illuminazione, e sarà conservata la sala conferenze, con l’archivio nella parte interrata. Per garantire alle raccolte d’arte dell’Ottocento e del Novecento la più ampia possibilità di fruizione, nella nuova biblioteca di Palazzo Romagnoli sarà realizzato un museo dove sarà esposta un’ampia selezione delle opere pittoriche e scultoree del ventesimo secolo della “Grande Romagna”, arricchita da nuovi beni provenienti dai depositi, con un riferimento particolare “Cenacolo Artistico Forlivese”, secondo il nuovo progetto museologico “Un museo in biblioteca”, in linea con i moderni canoni della museologia. Un intervento da 600 mila euro, di cui 115 in opere edili.
All’ex asilo Santarelli la biblioteca universitaria
All’ex asilo Santarelli, come già annunciato, invece troverà sede la biblioteca universitaria “Ruffilli” che sarà interessata da lavori di riqualificazione della durata di tre-cinque anni. “L’Università ci ha chiesto avere uno spazio che nel giro di un anno aprirà - ha detto l’assessore alla Cultura, Valerio Melandri -. Nelle scelte operate siamo in pieno accordo con la Soprintendenza, che non solo ci ha dato tutte le autorizzazioni, ma anche un plauso. Portare la biblioteca del Merenda al Santarelli sarebbe stata una follia, per motivi di spazio: significava spostare 3 mila metri quadri di esposizione in 240".
“Il motivo per cui siamo qui nasce da un problema: siamo stati troppo bravi a trovare i finanziamenti per riaprire il palazzo del Merenda - ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Vittorio Cicognani - chiuso da 30 anni e che cerchiamo di riaprire, anche se forse qualcuno aveva piacere che continuasse a rimanere chiuso. Abbiamo pensato di spostare la biblioteca a Palazzo Romagnoli che è il luogo più consono e rappresenta una sistemazione ottimale che tiene conto sia della tempistica lagata ai fondi del Pnrr sia della sicurezza dei dipendenti”.
“Un intervento necessario ma mai realizzato non per mancanza di fondi, quello del Merenda - ha puntualizzato il sindaco, Gian Luca Zattini - ma di volontà politica, dato che quando siamo arrivati noi abbiamo trovato 15 milioni di euro di avanzo. Tutto quello che stiamo facendo nasce anche da errori precedenti: il progetto della biblioteca era incongruo con le esigenze della città, abbiamo messo al centro dell’amministrazione il Palazzo del Merenda che la città attende da una vita - ha proseguito Zattini - in un percorso complicato ma grazie ai nostri uffici siamo stati in grado di attirare grandi investimenti dal Pnrr. Spesso chi dà battaglia ai nostri progetti sono i protagonisti del disastro precedente. Abbiamo in cantiere un percorso complessivo che coinvolge tutta la rete culturale della città, per un importo che considerati tutti gli interventi previsti sfiora i 20 milioni di euro, ed è il percorso giusto, se ne faccia una ragione chi non è d’accordo, noi andiamo avanti perché questo è il bene della nostra comunità”.