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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Elezioni, si parli di cultura: grandi occasioni l'arte del Ventennio e Palazzo Romagnoli"

La politica culturale deve essere un elemento imprescindibile della campagna elettorale del 2014: lo dice Patrick Leech, Assessore alla Cultura del Comune di Forlì, che pone il tema sul tappeto

La politica culturale deve essere un elemento imprescindibile della campagna elettorale del 2014: lo dice Patrick Leech, Assessore alla Cultura del Comune di Forlì, che pone il tema sul tappeto del dibattito politico: “E’ evidente anche che la città di Forlì sta identificando nella cultura, oltre ad una valorizzazione del suo patrimonio identitario e storico, una leva economica di sviluppo. Con l’apertura di Palazzo Romagnoli come sede di esposizione sul ‘900, inclusa la prestigiosissima Collezione Verzocchi, si inizia a colmare lo scarto fra la l’attrattività delle mostre a San Domenico e quella del patrimonio civico. Si inizia a proporre così a turisti non solo un format di mostre d’arte di eccellenza ma anche una proposta culturale complessiva articolata in più momenti e in più fasi dell’anno”.

Ed ancora: “Una politica culturale non può esaurirsi in semplice promozione turistica, quand’anche basata sulla cultura. A mio avviso, una politica culturale di Forlì dovrebbe contenere tre elementi chiave, che sono stati tutti portati avanti negli ultimi anni, che possono essere così sintetizzati un’attenzione spiccata verso il patrimonio del ‘900 e i suoi riverberi a livello nazionale ed internazionale. Senza, è necessario premettere, alcuna assurda rivalutazione del fascismo (cosa inaccettabile in un paese che si basa sulla costituzione democratica nonché per una città insignita con medaglia d’argento al valore militare). Si tratta di un progetto che già fortemente caratterizza gli ultimi anni (penso al progetto ATRIUM, che pone l’architettura straordinaria che caratterizza Forlì e il distretto forlivese in un’ottica decisamente internazionale, alle ultime mostre a San Domenico e all’apertura di Palazzo Romagnoli) e che potrebbe costituire un vero punto focale di “attrazione territoriale” di qualità per il futuro”.

Le Collezioni del Novecento a Palazzo Romagnoli (foto Alessandra Salieri)

“Un territorio si misura sulle sue capacità non di “comprare” cultura ma di generare cultura, intesa non solo come capacità di riflettere e produrre un’idea in campo culturale ma di sviluppare e concretizzare quell’idea attraverso il complesso lavoro di realizzazione nei vari medium di espressione. L’ultimo punto è trasversale e ha come protagonisti i tanti operatori e professionisti della cultura, le straordinarie associazioni che la animano, i tanti giovani che credono alla creatività e alla bellezza come valori e segno di speranza, e coloro che portano avanti le attività delle scuole e delle biblioteche. Una politica culturale deve basarsi prioritariamente sul sostegno e sulla promozione delle competenze, sul know how e sulle molteplice capacità messe in campo nel momento della produzione culturale. Una svolta del territorio verso la knowledge economy tanto auspicato anche dall’Europa e che il PD forlivese e regionale sta portando avanti da tempo”.

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