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Cronaca

Cultura, turismo, salute e infrastrutture: la Romagna risponde presente alle sfide del Next Generation e ragiona in ottica di area vasta

La Romagna al lavoro per costruire il suo futuro. A Rimini l’insediamento del Comitato Istituzionale

Il primo laboratorio nazionale di pianificazione strategica interprovinciale per creare "coesione, coordinamento e sviluppo" per l'intera area della Romagna. "Figlio" del Piano strategico di Rimini, prende forma il progetto di area vasta 'Romagna Next', con la nomina, giovedì mattina a Rimini, del Comitato istituzionale, nel felliniano Cinema Fulgor. Alla quale seguiranno 10 mesi di lavoro, che saranno rendicontati il prossimo 30 settembre, e un primo progetto pilota dedicato a salute e benessere. Che potrà beneficiare di parte del miliardo di euro di fondi europei in arrivo per la regione.

"L'importanza della pianificazione strategica è sotto gli occhi di tutti: lavorare insieme con una prospettiva di medio-lungo termine è il meglio per un territorio", sottolinea anche a nome dei colleghi di Ravenna, Michele De Pascale, Forlì, Gian Luca Zattini, e Cesena, Enzo Lattuca, presenti con lui sul palco del Fulgor, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. In questo modo la Romagna "si può proporre sui bandi con una maggiore competitività. I territori hanno peculiarità diverse che possono lavorare insieme per fortificarsi", e migliorare così la qualità della vita. Un altro tema importante, conclude, è quello del "coinvolgimento degli stakeholder".

L'ambizioso obiettivo, ha proseguito Sadegholvaad, è "fare della Romagna un primo “laboratorio” nazionale di pianificazione strategica interprovinciale per essere protagonista del Next generation EU e co-progettare il futuro di tutto il territorio Romagnolo garantendo benessere e lavoro in una comunità più integrata e coesa". Il primo cittadino riminese parla di "un salto di qualità amministrativo, politico, soprattutto culturale: non si tratta più di un tentativo ma di una infrastruttura progettuale condivisa che ha l'obiettivo di superare campanili e forze inerziali per programmare un futuro di comunità su standard qualitativi altissimi, degni dell'Europa più innovativa di cui certamente la Romagna è un territorio a tutti gli effetti appartenente2.

"Pensare e agire insieme per cogliere l’occasione di rilanciare la Romagna considerandola nella sua unicità e molteplicità - fa eco il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale -. Condividere con i cittadini di questo grande e pulsante territorio idee, strumenti e risorse e soprattutto una visione comune di quello che desideriamo per il futuro. Questo è Romagna Next e il Comitato istituzionale è l’ambito operativo che deve dare concretezza e attuazione ai progetti, facendo sintesi e sfruttando al meglio il Pnrr e tutte le altri fonti di finanziamento che avremo a disposizione”.

Per Zattini, "la Romagna, intesa come realtà socio economica e culturale di cui Forlì è parte è l’oggetto di questo ricco e ambizioso progetto che da un lato mira a rafforzare le politiche e i servizi di area vasta già condivisi in questi anni e, dall’altro, intende azzerare le logiche campanilistiche a beneficio di un approccio più ampio e integrato di tutto il territorio romagnolo. Oggi, dopo un lungo anno di cambiamenti inattesi dettati dal covid, abbiamo la responsabilità politica e morale di definire una strategia comune in vista della ripartenza. Solo attraverso un prezioso lavoro di squadra riusciremo a pianificare il futuro della Romagna quale territorio del buon vivere e ricco di eccellenze".

"La presentazione di un piano strategico integrato tra i tre territori provinciali della Romagna - commenta il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca - elimina ogni divisione e guarda a un domani condiviso. Parlare infatti di ‘futuro’ significa innanzitutto costruire una visione comune che annulla ogni differenza e che si regge su un dibattito efficace, aperto con l’intento di rilanciare dopo la fase più delicata dell’emergenza sanitaria da Covid-19 un territorio vasto e articolato come la Romagna con una strategia che interessa i diversi ambiti: dalla sanità allo sviluppo economico e sociale del territorio. In questo contesto, pianificare il futuro presuppone dunque la creazione di un modello di area vasta teso a sostenere la ripresa e ad accrescere il benessere del nostro territorio, dalla pianura alla montagna, fino alla Riviera. Giochiamo una partita importante per noi e per le future generazioni".

“Con Romagna Next – commenta il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi - si apre un nuovo capitolo nel disegno e nella costruzione del futuro del nostro territorio, finalmente allargato a quella dimensione di area vasta che sola può rispondere concretamente alle sfide del nostro tempo. I passi che come Provincia abbiamo compiuto, dal 2018 fino alla costituzione del Patto provinciale per il lavoro e per il clima, vanno tutti in questa direzione che è quella di creare luoghi e strumenti a servizio dei Comuni, della società civile e delle comunità tutta. Con Romagna Next non si tratta soltanto di raccogliere la sfida della competizione globale o delle opportunità fornite dai fondi del Next generation UE per mere ragioni di scala, si tratta di porre in atto un salto culturale, sia nel modo di pensare il governo del territorio, che nella stessa rappresentazione che abbiamo di noi stessi. Un salto culturale per fondare quel modello collaborativo e cooperativo che può decretare la Romagna come luogo del benessere e della qualità della vita diffusi.”

Della partita è anche l'Università di Bologna: la delegata per l'Impegno pubblico Maria Letizia Guerra sottolinea l'importanza di un "maggiore colloquio tra istituzioni e cittadini", così come dell'innovazione; mentre il presidente del Campus di Forlì, Luca Mazzara, vede in Romagna Next "l'inizio del sogno di un piano strategico, una grande sfida che porterà a intercettare risorse importanti" grazie a "potenzialità enormi concentrate in pochi chilometri".  Coinvolto pure il sistema camerale, per fornire tra l'altro, spiega il presidente della Camera di commercio della Romagna Alberto Zambianchi, "dati e informazioni necessari per una buona governance". Per l'Emilia-Romagna sono in arrivo dall'Europa "1.024 milioni di euro, un'occasione importante per mettere in campo buone pratiche". Le parole chiave del progetto, entra nel dettaglio Maurizio Ermeti del Piano strategico di Rimini, sono rilancio della competitività, buona occupazione, sostenibilità ambientale, valorizzazione dei territori, contrasto alle differenze di genere.

Il Comitato istituzionale, insediatosi giovedì, vede come fondatori i tre Comuni capoluogo e Cesena, con Rimini capofila, quelli di Santarcangelo di Romagna, Misano Adriatico, Cattolica, Cesenatico, Bertinoro, Predappio, Tredozio, Cervia, Russi, e le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Romagna Faentina, Valle del Savio, Rubicone e Mare. Si aggiungono le tre Province, la Regione, le due Camere di commercio della Romagna e di Ravenna, l'Alma Mater e i quattro Campus. A questo step seguiranno la nascita di un board tecnico il prossimo 25 novembre e quella di un team di competenze intercomunali, di un Forum per la concertazione con gli stakeholder e il coinvolgimento di cittadini e comunità romagnole. Si partirà da una "diagnosi territoriale" per poi definire "vision e indirizzi di lavoro". Si punterà quindi sulla formazione di dipendenti e amministrazioni, per arrivare alla definizione di un progetto pilota su salute e benessere. Il tutto in 10 mesi.

I prodotti principali di Romagna Next saranno, conclude Ermeti, un Piano strategico; uno studio di fattibilità in tema salute; corsi di formazione; laboratori di coprogettazione con Comuni e stakeholder; il bilancio di sostenibilità; azioni partecipative. Tutto questo con gli obiettivi di creare un nuovo modello di competitività e attrattività territoriale; rafforzare le pubbliche amministrazioni e la loro capacità di accedere ai finanziamenti; sperimentare modelli innovativi di governance; consolidare policy e servizi di area vasta.  (fonte Dire)

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