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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cura del glaucoma, l'Oftalmologia di Forlì ai vertici in Italia

Chirurgia mini-invasiva, diagnosi sofisticate e percorsi ad hoc per la cura dei pazienti. Nel trattamento del glaucoma, l’U.O. di Oftalmologia dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Paolo Maria Fantaguzzi

Chirurgia mini-invasiva, diagnosi sofisticate e percorsi ad hoc per la cura dei pazienti. Nel trattamento del glaucoma, l’U.O. di Oftalmologia dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Paolo Maria Fantaguzzi, non è solo centro di riferimento in Emilia-Romagna ma si pone ai vertici in Italia, come testimonia la sua presenza nel Pinegroup, panel ristretto ai maggiori centri nazionali (Verona, Parma, Udine, Forlì) nella cura di tale patologia.

Il Centro glaucoma dell’unità offre, infatti, trattamenti chirurgici e diagnostici all’avanguardia. Sotto il primo aspetto, l’équipe del dott. Fantaguzzi è in grado di mettere in campo tutte le ultime tecniche di chirurgia mini-invasiva, a partire dalla tecnologia “Trabectome”, per la quale è punto di riferimento in Italia, mentre sul fronte della diagnosi, i fiori all’occhiello sono gli analizzatori delle fibre nervose gdx e oct-cirrus e il campo visivo Matrix, frutto di una generosa donazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

Si tratta di macchinari che consentono un’analisi molto precisa del nervo ottico e garantiscono, quindi, un monitoraggio preciso e costante, con notevole miglioramento delle possibilità terapeutiche per i pazienti. Il Centro glaucoma, nel 2011, ha erogato, 1.000 visite, effettuando 1.400 Gdx, e 250 campi visivi per il monitoraggio di questa patologia, mentre i trattamenti para-chirurgici, come il laser, sono stati 50 e le procedure chirurgiche (impianti valvolari, trabeculectomie, ecc.) 80.

 L’attività dell’unità, che registra ogni anno oltre 3.000 interventi sul bulbo oculare e 45.000 prestazioni ambulatoriali, è assai variagata. In ambito chirurgico, ad esempio, l’équipe diretta dal dottor Fantaguzzi spazia a 360° gradi. Da segnalare, innanzitutto, gli interventi per la cataratta. «Da gennaio a oggi, se ne contano quasi 2.000 – commenta il direttore – Inoltre, abbiamo una notevole esperienza in chirurgia mini-invasiva, che trova la sua massima applicazione nella patologia retinica: fori maculari, edemi maculari del paziente diabetico, e membrane epiretiniche. Grazie allo sviluppo di questa tecnica, eseguita in anestesia locale, il 90% di tali pazienti è seguito in regime di Day Hospital». Per i distacchi di retina si usano tutte le metodiche disponibili, con grande rapidità in termini di tempistica operatoria. «Molto spesso si riesce ad intervenire entro la stessa giornata della diagnosi – dichiara il dott. Fataguzzi – grazie, anche, alla disponibilità del personale di sala operatoria e di anestesia».

Altri importanti ambiti di attività sono la correzione di strabismi, compresi quelli paralitici, sia in anestesia generale sia in anestesia locale (solo nel paziente adulto), il trattamento delle patologie dell’apparato lacrimale, in stretta cooperazione con l’U.O. di Otorinolaringoiatria, diretta dal professor Claudio Vicini, e i trapianti di cornea. «Ci preme ringraziare pubblicamente i familiari dei donatori di cornee che hanno acconsentito all’espianto dei bulbi per la raccolta dei tessuti corneali da impiantare nei futuri riceventi in attesa di trapianto corneale – chiosa il dott. Fantaguzzi – Quest’anno abbiamo registrato 8 donazioni».

Sul fronte della diagnosi, fra le tecnologie di ultima generazione a disposizione dell’unità, occorre sottolineare la presenza, a partire dallo scorso anno, del fluorangiografo ad alta definizione, frutto di un contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e in grado di fornire immagini estremamente particolareggiate  di tutto il fondo dell’occhio (retina, macula, vasi, ecc.), a fronte di un uso minimo di colorante. In questo modo, si può ottenere un’analisi non solo precoce ma, soprattutto, mirata, delle patologie retiniche. Nel corso del 2011, sono stati esaminati con questo strumento oltre 600 casi e l’unità ha così potuto consolidare la propria vocazione nel campo della fotodinamica.

Aspetti qualificanti sono l’attività di prevenzione delle patologie pediatriche, svolta dalle ortottiste, e il centro per l’ipovisione, finalizzato a consentire ai pazienti con un modesto residuo visivo di sfruttare al massimo quest’ultimo, anche attraverso l’ausilio di una strumentazione dedicata. Diversi, poi, i percorsi per soggetti con patologie croniche, non solo il glaucoma ma anche il diabete, e la degenerazione maculare legata all’età. I pazienti diabetici, ad esempio, possono contare su un ambulatorio dedicato che, in collaborazione col Servizio diabetologico, ha effettuato da inizio anno circa 1.400 prestazioni fra visite e screening.

L’U.O. di Oftalmologia è dotata, infine, di un ambulatorio per le urgenze che ha erogato, nel 2011, ben 6.000 prestazioni. A tale ambulatorio, aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 18, si accede non direttamente ma su richiesta urgente del proprio medico di famiglia o su invio dal Pronto Soccorso. L’unità, può contare sul lavoro e l’impegno giornaliero di nove medici, nove infermieri, coordinati dalla caposala Laura Casadei, quattro ortottiste, coordinate da Rita Tavalazzi, e di un operatore amministrativo.

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