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Storia

Da Mussolini a Tito: i liceali del Classico analizzano "il caso del confine orientale italiano"

I protagonisti del progetto di Atrium sono gli studenti della classe IIIA Classico

È partito a fine novembre dello scorso anno il percorso di “alternanza scuola-lavoro” al Liceo Classico Morgagni di Forlì “Regimi non democratici e minoranze: il caso del confine orientale italiano” all’interno del progetto europeo People, gestito da "Atrium - Architecture of Totalitarian Regimes of the 20th century in Europe’s Urban Memory”, l’associazione transnazionale e Rotta Culturale Europea del Consiglio d’Europa che ha sede a Forlì.

“People”, che riunisce un partenariato europeo composto da Atrium, capofila, il Comune di Labin (Croazia), il Comune di Dimitrovgrad (Bulgaria), entrambi parte della Rotta, il Comune di Scutari (Albania) e l’Associazione degli Esiliati Portoghesi che ha sede a Carcavelos (Portogallo), sviluppa 5 tematismi, uno per ciascuna città partner: la persecuzione degli ebrei durante nazismo e fascismo, la condizione degli intellettuali dissidenti nella Bulgaria comunista e le vessazioni verso i dissidenti politici in Portogallo durante il regime di Salazar, la discriminazione dei cattolici nell’Albania di Hoxha, la condizione delle minoranze nella zona di confine tra Italia ed ex Jugoslavia dall’avvento al potere di Mussolini all’avvento al potere di Tito.

"Questo ultimo tema, trattato appunto dai ragazzi di Forlì, investiga gli eventi, accaduti nella prima metà del XX secolo, in una zona già crogiuolo di culture e lingue diverse, terra di convivenza di etnie diverse divenuta luogo di sperimentazione dei conflitti interculturali e dell’aggressività dei nazionalismi europei - spiega Claudia Castellucci, direttrice Atrium -.Si tratta, com’è facile intuire, di argomenti tutti complessi, che devono essere contestualizzati in una prospettiva storica per costruire una memoria comune, base per un cammino di pace nello spirito dei valori europei".

Prosegue Castellucci: "Così, come è nelle intenzioni e negli obiettivi del programma che lo finanzia, Europe for Citizens – Remembrance, con il progetto si vuole far conoscere al più vasto pubblico, soprattutto ai giovani, la storia del ‘900 attraverso la ricostruzione di storie di persone comuni, storie piccole non per importanza ma perché solitamente non entrano nella storia ufficiale e rinvenute attraverso apposite ricerche documentali. Ma i veri protagonisti del progetto di Atrium sono gli studenti della classe IIIA Classico, che ancora una volta ha confermato la propria sensibilità e disponibilità a mettere alla prova i suoi studenti in percorsi didattici extracurriculari su tematiche controverse come quelle trattate da Atrium. Gli studenti operano sotto la guida dell’associazione di promozione sociale Deina, esperta nei percorsi di approfondimento storico per educare i giovani ad un uso consapevole della storia e delle memorie (è loro, solo per citare uno dei loro programmi, il progetto nazionale Pro-Memoria Auschwitz) e con la supervisione dei loro docenti".

"Attraverso questo percorso essi potranno sviluppare, oltre a conoscenze storiche, competenze creative, di networking tra studenti, competenze interdisciplinari per la public history, digitali e di comunicazione specifiche per la progettazione e realizzazione di prodotti e materiali informativi e formativi a carattere culturale - conclude -. Li porterà, infatti, a creare i prodotti del progetto People, ovvero, attraverso la ricerca documentale prima e poi la elaborazione dei risultati di questa, la creazione di un reading e di prodotti di comunicazione, due manifesti e un video. Questo percorso didattico, che si concluderà nella primavera prossima, culminerà con la presentazione dei risultati in un evento pubblico che si prevede per l’inizio del prossimo anno scolastico". Per sapere di più sul progetto visitare il sito di Atrium (all'indirizzo: www.atriumroute.eu nella sezione dei progetti europei) e del Liceo Classico (https://www.morgagni.cloud/visualizza_03.asp?id=2202).

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