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Cultura

Da Piazza Saffi alla Rocca di Ravaldino, Melandri: "Vogliamo una Forlì città d'arte e del Novecento con l'Art Bonus"

"Da Piazza Saffi alla Rocca di Ravaldino, passando per il Museo Civico di San Domenico, Palazzo Romagnoli e Villa Saffi vogliamo costruire un percorso che vada a rianimare i luoghi simbolo dell’arte in città, restituendo un patrimonio inestimabile e duraturo nel tempo", esclama Melandri

"Solo dando nuove risorse e finanziamenti a un settore strategico come quello della Cultura ci sarà una vera possibilità di sviluppo diffuso e sostenibile". L'assessore alla Cultura, Valerio Melandri, sottolinea la mission di "Art Bonus Forlì - Sostieni la rinascita", "un vero e proprio strumento di investimento che permette ad aziende del territorio e cittadini di essere i veri protagonisti del cambiamento culturale, rendendo Forlì più bella e più turistica in sinergia con il settore pubblico".

Melandri sottolinea come un contributo per la cultura sia infatti "un investimento per tutta la città.  Questo progetto ci permette di portare avanti il lavoro di rinnovamento culturale di Forlì, che si concentra su due fronti: la ristrutturazione e il miglioramento dei contenitori e l’approfondimento dei contenuti culturali da offrire alla cittadinanza.  I luoghi della cultura che stiamo riportando in attività diventeranno luoghi in cui si produrranno contenuti di qualità per la crescita della coscienza culturale dei cittadini". Argomenta l'assessore: "Ci stiamo impegnando per rendere concreto questo cambiamento nella percezione, nella realizzazione e nella fruizione della cultura a Forlì. Quanto abbiamo fatto fino a qui non era mai stato realizzato in città: siamo stati i primi a realizzare un progetto strategico strutturato, condividendolo con tutta l’Amministrazione e investendo risorse per il suo sviluppo e la sua promozione".

"Siamo solo all’inizio di questa rivoluzione e abbiamo già ricevuto importanti riconoscimenti per quanto fatto fino a qui, stimolando anche altre realtà a cimentarsi in questo campo - puntualizza -. Non ci fermiamo: andiamo avanti e non vediamo l’ora di svelare alla città il risultato finale".

La cultura del dono e il ruolo del fundraiser 

Melandri spiega il concetto di fundraiser: "Nella nostra cultura, la richiesta di soldi è sempre stata un gesto giudicato negativamente. Questo accade nonostante la Chiesa abbia accumulato nel tempo ingenti patrimoni immobiliari e finanziari, perché riteneva giusto e anche conveniente per il bene di tutta la comunità chiedere una donazione ai propri fedeli. Proprio partendo da qui bisogna iniziare a pensare che il fundraising sia un atto conveniente, utile, trasformativo dell’essere umano e della società in generale, attraverso il quale tutta la cittadinanza diventa più felice. Il fundraiser deve far capire all’altra persona la convenienza della partecipazione ad una raccolta fondi: il donatore ha degli interessi, dei valori che coincideranno con quelli della pubblica amministrazione e della comunità di appartenenza per cui si fa del bene. Il donatore, anche se non guadagna nulla nell’immediato, in termini economici, ha un ritorno materiale e valoriale importante, in quanto contribuisce direttamente a creare una città migliore e più viva culturalmente, dove il donatore stesso sarà più felice di vivere. 
Il donatore, dunque, sostiene delle iniziative che condivide e che, da solo, non riuscirebbe a realizzare: la raccolta fondi potenzia il singolo rendendolo parte di una comunità che realizza un cambiamento in modo collettivo". 

Una ricchezza da promuovere e sviluppare

L' Art Bonus, prosegue Melandri, "è uno strumento fondamentale per la diffusione della cultura della donazione come atto che contribuisce alla realizzazione del bene per la propria comunità. Il progetto consente erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura e rappresenta un vantaggio fiscale unico in Europa, in quanto permette il recupero del 65% della somma donata tramite credito d’imposta.  Negli ultimi anni è diventato il veicolo principale di sostegno al settore cultura, anche nel corso del biennio pandemico e continua ad essere alimentato da enti, imprese, privati cittadini. A dicembre 2021 le erogazioni da Art bonus a livello nazionale hanno raggiunto i 663,3 milioni di euro mentre solo nei primi 4 mesi del 2022 gli importi sono arrivati a 681,5 milioni di euro. Gli enti che hanno attivato una campagna Art Bonus sono complessivamente 2.239, concentrati per circa il 50% nelle regioni del Nord".

"Come già osservato nelle annualità precedenti - analizza - anche nella distribuzione delle risorse si rileva un forte sbilanciamento verso il Nord del paese, dove confluiscono la maggior parte delle risorse. Il contesto di forte diseguaglianza territoriale tra nord e sud e tra aree metropolitane e aree interne caratterizza da sempre il nostro Paese: questo denota una differente capacità di attrarre e raccogliere fondi, a cui si deve far fronte anche con politiche differenziate e redistributive. Oggi, grazie ad alcuni nuovi strumenti legislativi flessibili e versatili, esistono diverse possibilità anche per gli Enti Locali per la promozione di campagne di raccolta fondi efficaci. La diffusione su larga scala di queste attività resta comunque ancora piuttosto limitata a casi isolati, in quanto si sconta una mentalità talvolta più arretrata delle regole stesse, più conservatrice. Questo accade perché spesso la Pubblica Amministrazione non ha competenze o ruoli specifici sui temi del fundraising, a livello operativo, dirigenziale e politico.La possibilità di favorire l’attrazione di maggiori risorse economiche e una più ampia partecipazione dei cittadini passa necessariamente non solo da restauri e lavori pubblici, ma anche dal sostegno alle attività e dalla gestione dei luoghi di cultura (come sempre di più permettono anche l’Art Bonus e le normative sulle sponsorizzazioni).  Per dispiegare il potenziale di queste nuove misure e strumenti occorre dunque, come primo passo, diffondere coscienza e competenze sul tema, facendo conoscere normative, novità e buone pratiche".

Forlì Città d’Arte e del ‘900 con Art Bonus

Per Melandri, "anche attraverso l'Art Bonus Forlì può diventare competitiva a livello nazionale sul piano culturale. Il potenziamento dei luoghi della cultura e il coinvolgimento delle realtà locali ci aiuteranno a creare un vero e proprio percorso alla scoperta del patrimonio storico-artistico e monumentale di "Forlì Città d'Arte". I nostri progetti non sosterranno solo i luoghi della cultura, ma creeranno nuovi eventi culturali che, con l'aiuto della comunità, potranno diventare sostenibili e fucina di un nuovo sviluppo turistico. Da Piazza Saffi alla Rocca di Ravaldino, passando per il Museo Civico di San Domenico, Palazzo Romagnoli e Villa Saffi vogliamo costruire un percorso che vada a rianimare i luoghi simbolo dell’arte in città, restituendo un patrimonio inestimabile e duraturo nel tempo".

In più, vogliamo creare anche il percorso "La città del '900", che conduce il visitatore alla scoperta delle meravigliose testimonianze artistiche ed architettoniche legate ai primi anni del Novecento. L'itinerario interessa un'area compresa tra il cosiddetto "quartiere razionalista", che si snoda sull'asse Viale della Stazione – Piazzale della Vittoria, e la centrale Piazza Saffi - conclude l'assessore -. Tra gli artefici più qualificati di questo rinnovamento urbano e architettonico figurano Cesare Bazzani, a cui sono riconducibili il Monumento ai Caduti e il Palazzo delle Poste, e Cesare Valle, progettista dell'Ex-Gil e dell'Ex Collegio aeronautico". 

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