Dà un nome di fantasia, ma i curriculum smascherano la bugia. Trovata in auto con abiti rubati
Sul sedile posteriore la pattuglia infatti ha notato moltissimi capi di abbigliamento tra felpe, tute e scarpe sparse alla rinfusa
Una 47enne di nazionalità straniera è stata denunciata dagli agenti della Polizia Autostradale di Forlì per "ricettazione" e "false generalità". E’ accaduto sabato pomeriggio quando la donna, fermata al casello di Forlì perchè la Ford sulla quale viaggiava non era in regola con la revisione obbligatoria, ha detto di aver dimenticato i documenti e ha dato alla pattuglia un nome di fantasia.
La bugia, però, non è durata molto. I poliziotti infatti hanno notato sul sedile anteriore dell’auto alcuni curriculum in cui era riportata la foto della donna, ma un nome completamene diverso. Messa alle strette, lei ha ammesso di essersi inventata un nome di fantasia. Il motivo? Non avrebbe potuto guidare perché la sua patente è sospesa fino a novembre, perchè in passato lei era già stata sorpresa al volante dopo aver bevuto troppo.
I guai per la donna, però, non sino finiti qui. Sul sedile posteriore, infatti, la pattuglia infatti ha notato moltissimi capi di abbigliamento tra felpe, tute e scarpe sparse alla rinfusa, sulla cui provenienza lei ha tentato di farfugliare alcune scuse, cadendo più volte in contraddizione. Visto che lei era entrata in A14 al casello di Castel San Pietro, i poliziotti hanno chiamato gli store del vicino outlet di Castel Guelfo e hanno avuto conferma che, guarda caso, era stata sottratta dagli scaffali proprio quella merce, dal valore commerciale di oltre 500 euro.
Per la donna, oltre ai verbali per la revisione scaduta e la guida con patente sospesa (per la quale è già stata attivata la procedure di revoca), è scattata anche la denuncia per le false dichiarazioni rese alla pattuglia della Stradale, nonché per la ricettazione della merce, subito sequestrata.