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Cronaca Santa Sofia

Dal Parco un progetto per far rinascere l'antica chiesetta di San Paolo in Alpe

San Paolo in Alpe, nel comune di Santa Sofia e a poca distanza dal crinale tosco-romagnolo, è un luogo di primaria importanza per l'area protetta

San Paolo in Alpe, nel comune di Santa Sofia e a poca distanza dal crinale tosco-romagnolo, è un luogo di primaria importanza per l'area protetta: sia per la natura straordinaria che lo avvolge che per le tracce che custodisce, sempre più sfumate, di una affascinante e poco raccontata storia rurale.  L'ente di gestione dell'area protetta ha acquistato il rudere della chiesa nel quadro di un progetto di recupero e valorizzazione dell'area. 

Spiega una nota del Parco: “L'acquisto della chiesa di San Paolo in Alpe è una operazione propedeutica all'avvio di lavori finalizzati a non perdere definitivamente le peculiarità di un immobile che è depositario di storia, memoria e identità”.   Il 16 dicembre il direttore dell’Ente, Sergio Paglialunga, e don Giordano Milanesi per conto della diocesi di Forlì-Bertinoro e della parrocchia di San Pietro in Corniolo, hanno perfezionato la transazione per una cifra di 52 mila euro. La Diocesi aveva confermato l'intento del "consiglio diocesano per gli affari economici" dopo aver acquisito il parere della comunità della parrocchia di competenza (Corniolo). La stima è stata effettuata tenendo a parametro beni similari messi in vendita in zone limitrofe dalla Regione Emilia Romagna. Il Parco nazionale porterà avanti l'impegno per reperire quanto prima le somme necessarie a procedere al restauro dell'immobile, facendo salva la destinazione catastale a fabbricato per l'esercizio pubblico dei culti.

La proprietà in questione risulta di particolare interesse per il Parco nazionale anche dal punto di vista strategico perchè è compresa nel Sito di Importanza Comunitaria "Monte Gemelli, monte Guffone". Quest'ultimo è caratterizzato da specie vegetali e animali e habitat di interesse prioritario, tra cui lupo, gufo reale e rosalia alpina.  "San Paolo contiene pagine importanti della storia di questo tratto d'Appennino e testimonia dell'importanza del lavoro dell'uomo per la salvaguardia di valori paesaggistici e la tutela della biodiversità - ha commentato Luca Santini, presidente dell'ente di gestione - la collaborazione della Diocesi renderà possibile l'impegno volto alla ricostruzione della chiesa con annessa canonica. La proprietà sarà del Parco, ma la chiesa di Corniolo manterrà ovviamente la facoltà di utilizzo del bene a fini religiosi e per altre iniziative da concordare ed eventualmente condividere". 

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