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Dal Pnrr fondi per il Diego Fabbri e il Testori: "Una rivoluzione culturale che guarda al domani"

"L’aiuto economico in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza andrà a rinforzare la riqualificazione e la valorizzazione di due importanti teatri della città", spiega l'assessore alla Cultura, Valerio Melandri

Dal Pnrr, come annunciato nei giorni scorsi, arriveranno risorse per la riqualificazione del Teatro Diego Fabbri e del Teatro Testori per un totale di 650mila euro. "L’aiuto economico in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza andrà a rinforzare la riqualificazione e la valorizzazione di due importanti teatri della città", spiega l'assessore alla Cultura, Valerio Melandri nel suo blog, evidenziando come "anche la cultura deve partecipare, utilizzando strumentazioni a ridotto impatto energetico e ambientale e contribuendo alla creazione di una cultura del risparmio delle risorse".

Nel dettaglio, al Fabbri saranno destinati 400mila euro, mentre al Testori 250mila euro. "Questo ci riempie di orgoglio - esclama l'assessore -. I progetti vincitori sono di grande qualità e questo testimonia quanto il comparto culturale sia vivace, attivo e attento, in termini di produzione artistica ma anche di opportunità di incentivi che vengono offerti. Ed è proprio questo quello che vogliamo stimolare attraverso nostra rivoluzione culturale: un nuovo dinamismo e un rinnovato entusiasmo culturale". E per la crescita di un settore occorre investire risorse affinchè esso possa avere nuove possibilità e nuove prospettive".

Con questi fondi, prosegue Melandri, "i due complessi potranno così allinearsi per quanto riguarda l’efficientamento energetico in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Lavoriamo tanto sui contenuti quanto sui contenitori culturali – l’hardware e il software di Forlì – per dare una nuova vita e un nuovo futuro alla cultura della città". E questo intervento, continua, "ci permette di fare un passo in avanti nel grande progetto di riqualificazione dei contenitori culturali sul quale lavoriamo da mesi. Metteremo in sicurezza questi teatri e li renderemo più efficienti dal punto di vista energetico, abbassando i consumi e i costi di gestione di ambedue i complessi".

Conclude Melandri: "La necessità di una sensibilità al consumo energetico è oramai sotto agli occhi di tutte le persone, anche quelle meno attente. Anche la cultura deve partecipare, utilizzando strumentazioni a ridotto impatto energetico e ambientale e contribuendo alla creazione di una cultura del risparmio delle risorse. La rivoluzione culturale che stiamo portando avanti, infatti, vuole anche smuovere le coscienze e dare gli strumenti per creare nuove consapevolezze. La cultura non risiede solo nei contenuti. ma anche nelle azioni quotidiane e nell’attenzione verso l’altro, di oggi e di domani. Per questo, continuiamo a lavorare senza sosta e con impegno, e questi progetti lo dimostrano".

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