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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La prima stima: circa 620 milioni di danni a strade e ferrovie. "Obiettivo riaprire la linea ferrata prima del 2 giugno"

Oltre 620 milioni di danni alle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, tra rete viaria e ferrovie. È una prima stima, molto sommaria, tenuto conto che manca gran parte della viabilità comunale

Oltre 620 milioni di danni alle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, tra rete viaria e ferrovie. È una prima stima, molto sommaria, tenuto conto che manca gran parte della viabilità comunale. Oggi pomeriggio, sabato, si è tenuto il vertice a Bologna, in Prefettura, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).

Per quanto riguarda la Città metropolitana di Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per la sola viabilità comunale, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata. Nel ravennate, una prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel riminese, al momento ci sarebbero 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.

“Si tratta di un totale molto parziale, perché manca ancora la maggior parte della viabilità comunale- spiega Corsini-; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo- conclude l’assessore-, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione”.

Per quanto riguarda la parte di competenza di Anas (viabilità statale), ad oggi la stima è di 100 milioni di euro di danni.

Poi c’è tutta la parte delle ferrovie, con una stima totale dei danni che al momento arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a RFI e 15 di competenza di FER. RFI lavora e ha l’obiettivo di riattivare la circolazione sull’intera linea Bologna – Rimini prima del ponte del 2 giugno (già attiva fra Bologna e Faenza e, da lunedì prossimo, anche fra Forlì e Rimini). Lo ha comunicato oggi l’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio nel corso della conferenza stampa in Prefettura a Bologna.

La gestione dell’emergenza con i relativi interventi di ripristino, coinvolge complessivamente per Rete Ferroviaria Italiana oltre 350 persone, 60 mezzi e 21 imprese. Un grande impegno da parte di tutte le squadre coinvolte sul campo per consentire al più presto la regolarità completa della circolazione ferroviaria, nonostante una situazione climatica e logistica ancora complessa. D’intesa e in collaborazione con la Protezione Civile, RFI sta fornendo supporto con un primo contingente di 35 gruppi elettrogeni da utilizzare per strutture dove manca l’energia elettrica.

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