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Cronaca

Infortuni sul lavoro, aumentano morti e feriti. Il grido dell'Anmil: "Cambiamo la storia"

Stando agli ultimi dati Inail, la situazione resta allarmante con un andamento altalenante delle denunce sia degli infortuni che delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale

È all'insegna dello slogan "Cambiamo la storia" che Anmil intende promuovere la 67esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro - istituzionalizzata nella seconda Domenica di ottobre con D.P.C.M. nel 1998, su richiesta dell'Associazione - che sarà celebrata domenica in tutta Italia, grazie all'attivazione delle 106 Sezioni presenti sul territorio cui darà visibilità anche la Rai che la patrocina e seguirà le varie manifestazioni grazie alla partnership del Tgr Rai.

La manifestazione, che annualmente vede il coinvolgimento di circa 50.000 persone tra soci e familiari, rappresenta un momento di confronto e di impegno delle istituzioni nazionali e locali con una sola finalità: partecipare alle varie celebrazioni per sviluppare la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro e aumentare la tutela delle vittime di infortuni e dei loro familiari. E mentre la celebrazione nazionale quest’anno sarà ospitata dalla città di Cagliari, la sezione di Forlì-Cesena ha organizzato diversi appuntamenti nella città mercuriale. Alle 9 si terrà una messa alla chiesa del Suffraggio, alle 9,45 ci sarà una deposizione di corone d’alloro alla lapide dedicata ai caduti sul lavoro posta nell’atrio del Municipio. Seguirà alle 10 cerimonia civile nel salone comunale alla presenza del sindaco di Forlì, Davide Drei, del vicario Inail Marina Modesti e dei rappresentanti delle forze politiche e sociali.

Stando agli ultimi dati Inail, la situazione resta allarmante con un andamento altalenante delle denunce sia degli infortuni che delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale. Già nei primi sette mesi dell’anno sia gli infortuni che i morti sul lavoro in Italia sono cresciuti in misura, rispettivamente, dell’1,3% e del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2016. In particolare, tra il primo gennaio e il 30 luglio sono stati denunciati circa 380mila infortuni, con un incremento di quasi 5mila unità rispetto ai 375mila circa dello stesso periodo dell’anno precedente. La crescita degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti “in occasione di lavoro”, aumentati di quasi 3.000 casi, rispetto a quelli “in itinere” (+2.000 casi circa). Ancora più preoccupante risulta l’andamento delle denunce degli infortuni mortali che dai 562 casi dei primi 7 mesi 2016 sono passati ai 591 dell’analogo periodo 2017: vale a dire 29 vittime del lavoro in più. L’incremento dei decessi risulta praticamente equiripartito tra quelli “in occasione di lavoro” cresciuti di 14 unità e quelli “in itinere” dove l’aumento è stato di 15 unità.

“Questi dati su cui si discuterà dell'andamento a livello locale durante i lavori della cerimonia civile come punto di partenza per riflettere con le istituzioni, pur se ancora provvisori, non possono non destare forte preoccupazione, in quanto prospettano una quasi certa ed inaspettata inversione del positivo trend storico dell’andamento infortunistico nel nostro Paese e nel nostro stesso territorio - afferma il presidente territoriale Anmil Luca Chiadini -. Ci aspettiamo, dunque, in occasione di questa giornata, di poter avere un confronto con le istituzioni locali per individuare politiche di prevenzione più efficaci insieme ad azioni di controllo e sanzionatorie più adeguate".

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