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Cronaca

Influenza, il picco è alle spalle: nel forlivese il bilancio è di due morti

Attualmente nel territorio dell’ex Ausl di Forlì il numero di nuovi casi di influenza rilevato dai medici sentinella è in netta diminuzione nella popolazione ed è sovrapponibile al dato rilevato in Emilia Romagna

Anche nel forlivese l'influenza ha picchiato duro. Dall’inizio di gennaio al 20 marzo sono sette le persone per le quali si è reso necessario il ricovero in Rianimazione e di queste 2 sono decedute. "Si tratta - informa l'Ausl - di soggetti di età relativamente giovane (2 di età compresa fra i 30 e i 40 anni e 4 fra i 60 e i 70 anni), tutti affetti da malattie croniche o patologie gravi che hanno causato un abbassamento delle difese immunitarie. Di tutti i casi solo due risultavano vaccinati contro l’influenza".

I dati raccolti dai medici “sentinella” (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) presenti su tutto il territorio nazionale, riferiti alla sorveglianza dei casi di influenza osservati al 15 marzo, evidenziano che in Italia la curva epidemica, dopo una brusca salita iniziata nelle prime settimane del 2015, ha raggiunto il picco a fine gennaio, con un’incidenza pari a quasi 11 casi per 1000 assistiti, e poi ha incominciato a scendere con un andamento abbastanza costante. Secondo i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità attualmente il numero di nuovi casi di influenza segnalati in Italia è complessivamente pari a 4 casi per 1000 assistiti, pur con variazioni nelle varie classi di età perché nella fascia 0-24 anni si mantiene più alto di qualche punto percentuale rispetto alla media generale.

Il livello di incidenza dei casi di influenza fin ora raggiunto in Italia è di media/alta entità e la curva epidemica è sovrapponibile a quella osservata nella stagione 2010-2011, successiva alla pandemia influenzale del 2009 che ha interessato tutto il mondo. Anche in Emilia Romagna l’influenza di quest’anno ha colpito un’alta percentuale di soggetti, ma il dato più rilevante è rappresentato dal numero di casi gravi di malattia e dei decessi correlati all’influenza, che ha superato quello di tutte le stagioni precedenti (dati aggiornati al 25 febbraio 2015).

Secondo il report aggiornato al 25 febbraio in Emilia Romagna sono stati 149 i casi gravi che hanno richiesto il ricovero in reparti di Terapia intensiva o in Rianimazione. La fascia di età maggiormente interessata (in più del 50% dei soggetti) è stata quella compresa tra i 55 e i 75 anni. In base al monitoraggio di questi 149 soggetti risulta che 134 (pari all’89,9%) avrebbero dovuto essere stati vaccinati contro l’influenza in quanto affetti da patologie a rischio, soprattutto malattie cardiovascolari, respiratorie e obesità. Tra i casi gravi tre sono donne in gravidanza, senza altri fattori di rischio, e una di queste è deceduta in seguito all’influenza.

Questa evidenza conferma la validità delle raccomandazioni, condivise a livello mondiale, circa l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per la salute della gravida: infatti la donna durante la gravidanza ha un rischio maggiore, rispetto alla popolazione generale, di manifestare gravi complicanze respiratorie se colpita dall’influenza; inoltre i virus influenzali  possono causare aborto o nascita prematura del feto. Ma anche i bambini che nascono da madri vaccinate in gravidanza contro l’influenza risultano più protetti verso questa malattia e le sue complicanze durante i primi sei mesi di vita.

Anche nel comprensorio forlivese si sono verificati casi di influenza (diagnosticata con specifici esami di laboratorio) con decorso grave. Dall’inizio di gennaio al 20 marzo sono sette le persone per le quali si è reso necessario il ricovero in Rianimazione e di queste due sono decedute. Dei pazienti, due avevano un'età compresa fra i 30 e i 40 anni e quattro fra i 60 e i 70 anni, tutti affetti da malattie croniche o patologie gravi che hanno causato un abbassamento delle difese immunitarie. Di tutti i casi solo due risultavano vaccinati contro l’influenza.

Attualmente nel territorio dell’ex Ausl di Forlì il numero di nuovi casi di influenza rilevato dai medici sentinella è in netta diminuzione nella popolazione ed è sovrapponibile al dato rilevato in Emilia Romagna, tranne che nelle prime fasce di età, fra 0 e 24 anni, dove si registra un’incidenza di malati per 1000 assistiti un po’ più alta rispetto alla corrispondente coorte riferita a tutti i casi della regione. Si conferma il trend in calo del numero di vaccinazioni somministrate durante la campagna, in analogia a quanto si è verificato su tutto il territorio regionale e nazionale.

Infatti, anche se il numero delle vaccinazioni inserite nel programma di registrazione non è ancora definitivo, la copertura nei soggetti di età superiore a 65 anni residenti in tutti i comuni del comprensorio forlivese attualmente è di poco superiore al 50% e risulta in calo di quasi 6 punti percentuali rispetto alla precedente campagna 2013-2014. Rispetto all’anno scorso è diminuito il numero totale di vaccinazioni antinfluenzali somministrate ai soggetti rientranti nelle varie categorie a rischio (bambini e adulti di età inferiore a 65 anni con patologie croniche, operatori sanitari, addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo) con l’unica eccezione delle donne al secondo-terzo trimestre di gravidanza in quanto quest’anno risultano vaccinate 12 gravide rispetto alle 7  dello scorso anno.

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