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Cronaca

Omicidio colposo stradale: Forlì-Cesena la provincia più "virtuosa" per incriminazioni

È quanto risulta, sulla base di dati Istat, da un'analisi che ha condotto Das (Generali Italia), compagnia specializzata nella tutela legale, dopo l'introduzione dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.

Con una denuncia ogni 56.557 abitanti la provincia di Forlì-Cesena è tra le più "virtuose" dell'Emilia Romagna per frequenza di incriminazioni per omicidio colposo da incidente stradale. È quanto risulta, sulla base di dati Istat, da un’analisi che ha condotto Das (Generali Italia), compagnia specializzata nella tutela legale, dopo l’introduzione dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.

Ravenna è la provincia italiana con la più alta frequenza di incriminazioni (una denuncia ogni 18.667 abitanti, primo posto in Italia), precedendo in Emilia Romagna le province di Piacenza (1/26.183, quinta in Italia) e Rimini (1/27.933, decima). L’Emilia Romagna è la seconda regione italiana, dopo la Valle D’Aosta, con il più alto tasso di denunce per omicidio colposo da incidente stradale in rapporto alla popolazione. Tra le altre province della regione si registrano frequenze piuttosto elevate anche in quelle di Reggio Emilia (con una denuncia ogni 31.368 abitanti), Bologna (1/34.632) e Ferrara (1/35.407).

Le province più “virtuose” dell’Emilia Romagna sono nell’ordine Modena (con 1 denuncia ogni 63.851 abitanti), Parma (una denuncia ogni 63.628) e Forlì-Cesena (una denuncia 56.557). In Italia sono state quasi 1100 (1087 a fine 2014) le incriminazioni per omicidio colposo da incidente stradale. Calabria, Sicilia e Puglia, sono state, invece, le regioni dove il maggiore numero di denunce per omicidio colposo da incidente stradale non ha trovato un colpevole, rispettivamente 38,5%, 32,7% e 27,8% dei casi. Quarta è la Lombardia con quasi il 23% di incidenti stradali colposi nei quali non è stato possibile individuare il colpevole entro l’anno in cui è avvenuto.

"Con l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge sull’omicidio stradale - afferma Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das - sta crescendo l’esigenza di tutelare la propria mobilità con una copertura di tutela legale, in primis per garantirsi un’ampia protezione in ambito penale. I nostri clienti, attraverso il servizio di consulenza telefonica, hanno già iniziato a farci sempre più domande sulle casistiche introdotte dalla nuova legge e sulle possibilità che hanno di tutelarsi con la nostra polizza “Difesa in movimento”. In molti si stanno rendendo conto che una minima spesa certa (a partire da 35 euro l’anno) non solo li può mettere al riparo da costi legali molto elevati, ma anche garantire loro una difesa legale esperta e qualificata”.

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