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Cronaca

Smog, polveri sottili alle stelle: pm10 oltre il doppio dei limiti consentiti

Giovedì la stazione di viale Roma ha misurato un valore di 108 microgrammi per metrocubo d'aria, mentre quella installata al Parco della Resistenza di 103

Alta pressione, scarsa ventilazione e ristagno dell'aria. Negli ultimi giorni si è verificata un'impennata delle polveri sottili in città. Dall'inizio dell'anno le centraline di fondo urbano e di traffico dell'Arpae dell'Emilia Romagna hanno registrato valori di pm10 oltre il limite 50 microgrammi per metro cubo stabilito dalla legge, da non superare per più di 35 volte in un anno. Giovedì la stazione di viale Roma ha misurato un valore di 108 microgrammi per metro cubo , mentre quella installata al Parco della Resistenza di 103. Le previsioni meteo non promettono nulla di buono almeno fino al 3-4 febbraio, quando è previsto un cambiamento delle condizioni atmosferiche: fino a venerdì prossimo insisterà l'alta pressione, con tempo stabile e rischio nebbie in pianura.

Sulla questione smog è intervenuta venerdì Legambiente, chiedendo "che sia approvato immediatamente il Piano Aria Regionale, che da troppo tempo è in attesa di approvazione". "È fondamentale - evidenzia l'associazione ambientalista - che le misure previste nel piano siano coordinate con politiche di promozione della mobilità pubblica su ferro con attenzione all’intermodalità, delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato e zone 30, oltre che della mobilità ciclabile. Fondamentale è inoltre rendere concorrenziale il trasporto pubblico locale sia in termini di costi, ma soprattutto di tempi di percorrenza; a questo scopo indispensabile è la realizzazione di corsie preferenziali per gli autobus".

L’associazione considera inoltre "fondamentale che si attuino urgentemente politiche rigorose su due fronti in particolare: la riorganizzazione della mobilità nelle aree adiacenti a scuole e lo spostamento delle merci in attraversamento sul territorio regionale dall’autostrada alla ferrovia. Per quanto riguarda le scuole, è indispensabile potenziare bicibus e pedibus, organizzando trasporti collettivi per gli studenti ed attribuendo un peso sempre maggiore al “criterio di vicinanza” nelle graduatorie per gli asili e le scuole, così come disincentivare il trasporto privato per gli studenti delle scuole, chiudendo al traffico le vie limitrofe all’edificio scolastico negli orari di ingresso ed uscita".

"Quanto al trasporto merci, che attualmente è perlopiù realizzato su gomma con un’incidenza fortissima sulla qualità dell’aria, l’associazione chiede che vengano individuati dei meccanismi di sovra pedaggio per il traffico merci su gomma in attraversamento lungo le autostrade regionali, finalizzando gli extraoneri per sostenere la logistica ed il trasporto merci su ferro - conclude Legambiente -. Contestualmente è necessario avviare sistemi sostenibili per la consegna delle merci agli esercenti nei centri storici, con un sistema condiviso di navette elettriche".

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