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Cronaca

Vaccinazioni tra gli operatori sanitari, il direttore generale dell'Ausl Carradori: "E' un dovere deontologico"

E' del 90,6% la percentuale degli operatori sanitari potenzialmente immune al covid-19: si sono sottoposti alla vaccinazione in 18.303

Restano da vaccinare 1.952 dipendenti dell’Ausl Romagna, su un totale di 20.675. E' del 90,6% la percentuale degli operatori sanitari potenzialmente immune al covid-19: si sono sottoposti alla vaccinazione in 18.303, pari all'88,5% sul totale (+40 rispetto al precedente bollettino), mentre coloro che hanno contratto il covid e che devono attendere circa tre mesi per la prima somministrazione del siero anti-covid sono 420. I potenzialmente immuni sono 18.723. Sono 866 gli infermieri o caposala che non si sono vaccinati, mentre i medici suscettibili all'infenzione sono 334. Inoltre non sono ancora immunizzati 136 operatori soci-sanitari, 243 amministrativi, 136 tecnici, 32 tra farmacisti, biologi e psicologi, 10 dirigenti e 12 veterinari.

Per coloro che, in seguito ai dovuti solleciti, dovessero comunque rifiutare il vaccino anti-Covid, la pena massima prevista è quella della sospensione dal servizio senza stipendio. "Quello di immunizzarsi per gli operatori sanitari - sottolinea il direttore generale dell'Ausl Romagna, Tiziano Carradori - è prima di tutto un dovere deontologico, prima ancora che un obbligo di legge". Delle oltre 3.600 lettere inviate dell'Ausl Romagna al personale sanitario, circa mille si sono sottoposti al vaccino, mentre altri 300 sono in attesa dell'inoculazione. Sono invece circa duemila coloro che hanno giustificato la mancata somministrazione. Vacc

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