Vaccini, Forlì mette nel mirino l'obiettivo del generale Figliuolo. E l'Ausl rimodulerà il piano: "Non bisogna più attendere"
Così Altini: "Siamo consapevoli dell’incessante senso di ripetitività del nostro messaggio, ma non vi sono altre alternative per ritornare ad una vita normale"
Le ferie sono concluse. E per ragazzi ed indecesi è il momento di vaccinarsi "per ritornare ad una vita normale". E' il nuovo appello che lancia il direttore sanitario dell'Ausl Romagna, Mattia Altini, alla luce della "persistente circolazione del virus". Altini specifica come sia "sempre più importante che a fronte della ripresa delle attività lavorative e del prossimo avvio delle attività scolastiche, anche la popolazione, ancora non vaccinata, aderisca convinta all’impegno vaccinale".
Viene ricordato come le occasioni per vaccinarsi anche nel periodo estivo siano stati molteplici, "dai punti vaccinali presenti sul territorio e all’attività dei medici di medicina generale, sino alla campagna promossa dall’Azienda attraverso l’ausilio del camper itinerante e delle cliniche mobili per promuovere la vaccinazione nelle località della nostra riviera". E a breve partiranno anche le farmacie, dopo l’accordo siglato con la Regione.
"Nei prossimi giorni - informa Altini - l'Azienda predisporrà una rimodulazione del piano vaccinale, per cercare di raggiungere in modo più capillare quelle fasce di popolazione che ancora presentano una scarsa copertura vaccinale - annuncia il direttore sanitario -. Siamo consapevoli dell’incessante senso di ripetitività del nostro messaggio, ma non vi sono altre alternative per ritornare ad una vita normale. Per questo, a ferie finite, e a fronte dei dati nazionali e locali, riteniamo non vi siano più margini per rimanere alla finestra in attesa".
La campagna vaccinale
Intanto la campagna vaccinale va avanti: in Romagna, al 30 agosto, sono 747.737 le persone che hanno ricevuto almeno una dose, mentre 612.737 coloro che hanno chiuso il ciclo vaccinale. A queste vanno aggiunte 66.382 dosi somministrate dai medici di medicina generale. In provincia di Forlì-Cesena sono stati somministrate 270.776 prime dosi e 224.072, a cui si sommano le 24.790 effettuate dai medici di base.
Giovani e vaccini
In vista dell'avvicinarsi della prima campanella conforta l'aumento dei giovani che è potenzialmente immunizzato: nell'ultima settimana vi è stata una crescita del 5% nella fascia tra i 12 ed i 19 anni (dal 36 al 41%), con il 59% (era il 55% una settimana fa) che si è sottoposto ad almeno un'inoculazione. Si tratta di un dato al di sopra della media in Romagna, che si attesta rispettivamente al 37% e 56%. Altro dato interessante è quello tra i 20 ed i 29 anni, fascia d'età nella quale rientrano gli studenti universitari: ha ricevuto la prima dose il 69% (crescita di un 1% in sette giorni), mentre ha completato il ciclo il 57% (+4%).
Le altre fasce d'età
Crescita modesta di prime somministrazioni tra i 30 e 39 anni, dal 62 al 64%, mentre le seconde dose sono passate dal 51 al 54%. Ciclo vaccinale completato per il 63% dei cittadini tra i 40 e 49 anni (70% prime dosi), per il 76% della popolazione tra i 50 ed i 59 anni (80%), per l'83% tra i 60 ed i 69 anni (85%), per l'89% dei forlivesi tra i 70 e 79 anni (91%) e per il 95% tra gli over 80 (97%). Il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha delineato l’80% di copertura come obiettivo nazionale per il 30 settembre: Forlì e comprensorio è al 71% (77% prime dosi al pari della provincia di Ravenna), due punti percentuali sopra il territorio ravennate (che primeggia con l'84% di seconde dosi somministrate tra i 60 e 69 anni).