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Cronaca

Uniti per la Pace: il sindaco Drei incontra l'Ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila

l primo cittadino ha quindi presentato la proposta di invitare rappresentanti dei popoli coinvolti nei conflitti alla prossima Marcia per la Pace della Romagna Forlì - Forlimpopoli - Bertinoro, in calendario il 21 settembre

E’ stato un incontro improntato ai temi della Pace, della solidarietà e dei diritti umani quello che, nel tardo pomeriggio di mercoledì si è svolto in Municipio fra il sindaco di Forlì Davide Drei e l’Ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila, in Romagna nell’ambito di una missione diplomatica e presente nella nostra città per partecipare a una conferenza pubblica. All’incontro hanno preso parte anche l’Assessore comunale a Welfare, Pace e Cooperazione internazionale Raoul Mosconi e il concittadino Milad Basir, sindacalista e referente della comunità palestinese sul territorio.

Al centro dell’attenzione la drammatica situazione in Medio Oriente, nei territori palestinesi e israeliani dove si contano ormai a migliaia feriti, morti e distruzioni, con un sacrificio altissimo per la popolazione civile, bambini, donne, persone anziane e ammalate. Nel testimoniare i sentimenti di vicinanza dell’Amministrazione civica e dell’intera comunità cittadina, Drei ha ricordato il grande impegno che le istituzioni e l’associazionismo forlivese dedicano da tantissimo tempo al tema della Pace, sia nella vita quotidiana, sia nelle relazioni nazionali e internazionali. Conflitto armato e attentati sono inaccettabili per chi pensa che i diritti umani, la giustizia e la cooperazione fra i popoli siano valori fondamentali.

A Forlì l'Ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila

Per questi motivi il Comune di Forlì continuerà a far sentire la propria voce nei confronti delle autorità nazionali ed europee unendosi al coro di voci che anche dall’Italia sta chiedendo un cessate il fuoco immediato e la realizzazione di un progetto di Pace duraturo. Forlì è una città di Pace e chiede a tutti di impegnarsi e di lavorare per costruire la Pace. Il primo cittadino ha quindi presentato la proposta di invitare rappresentanti dei popoli coinvolti nei conflitti alla prossima Marcia per la Pace della Romagna Forlì - Forlimpopoli - Bertinoro, in calendario il 21 settembre, che si concluderà come da tradizione con l’arrivo al Museo Interreligioso. L’Ambasciatrice palestinese in Italia ha accolto l’invito mostrando interesse ed annunciando l’intenzione di essere presente alla grande manifestazione per la Pace.

L'INCONTRO ALLA CGIL - L'Ambasciatrice della Palestina, ha incontrato la Segretaria Confederale della Camera del Lavoro di Forlì, il Vice Segretario Generale della Confederazione Sammarinese del Lavoro i quali hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza al popolo palestinese in questo momento cosi difficile. Il vice segretario del sindacato Sammarinese, Gilberto Piermattei si èimpegnato ad operare nel suo Stato per favorire la diffusione della corretta informazione tra i lavoratori e i cittadini e a sollecitare il Governo della Repubblica di San Marino per istaurare relazioni diplomatiche con l'Autorità Nazionale Palestinese.

Paride Amanti, segretario generale della Cgil di Forlì, ha illustrato la posizione della Cgil che vede la priorità assoluta del “cessate il fuoco” per poi specificare che la soluzione di quel conflitto può essere solo praticando la risoluzione "Due Popoli due Stati". Quindi ha consegnato alla Diplomatica palestinese un ordine del giorno della sua organizzazione (come allegato). Nel corso dell’incontro pubblico sono intervenuti Amanti. che ha aperto i lavori, Milad Basir, che ha coordinato la serata, e Massimo Tesei, a nome dei movimenti che hanno aderito all'iniziativa. Presente anche Raoul Mosconi Assessore Comunale alla pace e ai diritti umani, che ha ricordato la tradizione e l'impegno di Forlì per la pace e il dialogo tra i popoli, Gilberto Piermattiei Vice Segretario del sindacato Sanmarinese.

L'Ambasciatrice Palestinese Alkaila ha illustrato ad un attento e numeroso pubblico la storia di questo conflitto che dura da oltre 65 anni, la scelta strategica della pace  di Arafat allora e di Abu Mazen oggi in base al diritto internazionale: "Due Popoli Due Stati", la Palestina con i confini della guerra dei 6 giorni del 1967, Gerusalemme Est come Capitale e il diritto di rientro dei profughi. Presentando la sofferenza del popolo palestinese che vive sotto occupazione militare da oltre 65 anni ed in modo particolare la popolazione di Gaza che vive in un carcere a cielo aperto, quasi due milioni di persone in un fazzoletto di terra di 360 km quadrati denunciando Israele per l'uso di armi al fosforo contro la popolazione civile. La Diplomatica palestinese ha presentato il pesante bilancio di questo ingiustificato attacco: 690 morti di cui il 25% sono bambini, il 10% sono donne, 200.000 sfollati. Infine l'Ambasciatrice ha fatto appello alle coscienze collettive per stare vicino al popolo palestinese, per fermare questo massacro e per la soluzione del conflitto con l'equazione "Due Popoli Due Stati".

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