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Cronaca

Scuole, nuovo decreto legge: come cambiano le regole per la gestione delle positività

Ecco cosa prevede l'articolo 4 del decreto legge che disciplina la gestione dei casi di positività nel sistema educativo, didattico e formativo

Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività nelle scuole. E' quanto prevede l'articolo 4 del decreto legge - approvato mercoledì dal Consiglio dei ministri - che disciplina la gestione dei casi di positività nel sistema educativo, didattico e formativo. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, in presenza di un caso di positività è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.

Per quanto riguarda la scuola primaria, con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.

Per quanto riguarda le scuole medie e superiori, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine Ffp2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la didattica a distanza per dieci giorni.

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