Defibrillatori salva-vita nelle aziende: "Nel 2020 salvato un datore di lavoro. Esemplare il caso del calciatore Eriksen"
Prosegue la campagna di prevenzione e di sensibilizzazione “Salviamoci la Vita”. Ogni azienda può diventare cardio-protetta
Prosegue la campagna di prevenzione e di sensibilizzazione “Salviamoci la Vita”. Ogni azienda può diventare cardio-protetta. Medoc continua nella sua campagna sul tema dell’utilizzo e dell’installazione del defibrillatore nelle aziende e sul territorio, in quanto crede fermamente che sia fondamentale incrementare sempre più il numero delle persone in grado di utilizzarlo e altresì che le aziende siano dotate di questo strumento.
Con la legge 116 del 4 agosto 2021, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13/8/2021, entra in vigore dal 13/9/2021 la norma salva-vita che prevede l’installazione dei Dae (defibrillatori automatici e semiautomatici) nei luoghi pubblici: amministrazioni pubbliche che abbiano almeno 15 dipendenti e che abbiano rapporti con il pubblico, in particolare nelle Sedi dello Stato, Scuole, istituti di ogni ordine e grado, Provincie, Regioni, Comuni, Comunità montane, Università, Case popolari, Camere di commercio, industria, artigiano e agricoltura, Enti e strutture del Servizio Sanitario Nazionale e Agenzie pubbliche. Inoltre il Dae deve essere presente in aeroporti, Stazioni ferroviarie, Porti, a bordo di mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi, extraurbano.
"La rapidità dell’intervento - spiega il gruppo Medoc - è essenziale per affrontare le crisi cardiache e sulla base delle nuove modalità di intervento della defibrillazione precoce, possono essere salvate molte vite. Sul caso del giocatore danese Eriksen avete visto come la vita ci può togliere tutto in 20 secondi e come possiamo riacquistare tutto in 5 minuti. Grazie a persone preparate dello Staff e grazie ad un defibrillatore è stato salvato. Il cuore del giocatore si è fermato per più di un minuto, per riavviarlo è stata sufficiente la prima scarica elettrica di una trentina di secondi. Se questo avviene abbiamo il 75 percento di possibilità di sopravvivere.
Caso Medoc nel 2020
La dottoressa Fiori di Medoc ha prontamente rianimato un datore di lavoro che durante la visita medica periodica aveva avuto un arresto cardiaco improvviso. Il rapido e pronto intervento ha avuto l’esito sperato e la persona si è subito ripresa, ora sta bene e non aveva mai avuto episodi simili in passato e non sospettava di avere problemi cardiaci.
Medoc già dal 2014 con il Progetto Romagna Cardioprotetta ha diffuso sul territorio romagnolo e nazionale di oltre 400 defibrillatori, garantendo assistenza e corsi di formazione. Medoc si occupa dell’aspetto tecnico e gestionale dell’inserimento del Defibrillatore nelle Aziende, nelle Società Sportive e negli Enti Pubblici; Aziende, scuole e Società Sportive del territorio, già da alcuni anni e con il nostro supporto hanno installato il Defibrillatore semiautomatico esterno. Il Dae di nuova concezione, si mette in funzione solamente in presenza di autentico arresto cardiaco, dunque non c’è pericolo che venga utilizzato impropriamente.
"Altro elemento di grande valore per noi - spiega Medoc - riguarda la formzione, in particolare all’interno degli istituti scolastici e aziendali, che consentirà la formazione alle manovre di primo soccorso e defibrillazione anche agli studenti che possono acquisire sin da giovanissimi competenze ed emozioni che si porteranno dietro tutta la vita. I Defibrillatori Semiautomatici Esterni attualmente disponibili sul mercato permettono a personale non sanitario, specificamente addestrato di effettuare con sicurezza le procedure di defibrillazione, esonerandolo dal compito della diagnosi che viene effettuata dall' apparecchiatura stessa. E’ lo strumento che decide se erogare la scarica elettrica o non erogarla. Non è la persona che utilizza il Defibrillatore automatico che può deciderlo. La legge del 3 aprile 2001, n. 120 prevede l'utilizzo del DAE anche da parte di personale non sanitario".