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Cronaca

Degrado e cantiere fermo in piazza Saffi, l'assessore: "Sono lavori complessi"

"Ho incontrato due giorni fa i dirigenti dell'Agenzia del Demanio che mi hanno confermato la loro piena intenzione a fare quanto prima possibile"

"Ho incontrato due giorni fa i dirigenti dell'Agenzia del Demanio che mi hanno confermato la loro piena intenzione a fare quanto prima possibile per il cantiere sotto i portici di piazza Saffi": lo spiega l'assessore al centro storico Marco Ravaioli, che aggiunge di aver ben presente la questione, che per piazza Saffi è critica. "Anche io, da passante, mi sono domandato del perché questi lavori siano apparentemente fermi, senza alcun operaio che ci lavora e il cantiere sempre nel medesimo stato - continua l'assessore -. Per questo, tra altre cose, ne ho parlato coi tecnici del Demaio, che sono proprietari dell'immobile mercoledì mattina". Per ora, spiega l'assessore Ravaioli, non sono previsti ritardi: "Mi hanno spiegato che si sta procedendo con le tempistiche indicate, per cui resto a quanto detto inizialmente, vale a dire la durata di circa un anno". Il cantiere partì alla fine dello scorso settembre, quindi la scadenza posta dovrebbe essere la fine di quest'estate, anche se dubitarne - dopo l'avanzamento negli ultimi otto mesi - è alquanto legittimo.

Il problema si pone nell'angolo di piazza Saffi tra via delle Torri e corso Mazzini, dove si trova il doppio portico del palazzo degli Uffici Statali. Dal 23 settembre scorso, infatti, per un pericolo di distacchi di intonaco dal soffitto è stato chiuso il portico che si trova su due lati di un grosso plesso che ospita numerosi uffici periferici dello Stato, come l'Agenzia delle Entrate e l'Agenzia del Territorio, di proprietà statale. L'area è interamente transennata ormai da otto mesi e tranne qualche ispezione e campionamento da parte di tecnici il cantiere è completamente fermo. Non si vedono operai al lavoro, mentre uno dopo l'altro chiudono i negozi e a farla la padrone, nella piazza centrale della città, è il guano dei piccioni e la relativa puzza.

Transenne in piazza Saffi, lavori fermi

La situazione prospettata ai negozianti è che tale situazione andrà avanti per almeno due anni, dal momento che i lavori di risanamento non sarebbero stati neanche ancora appaltati. Ma intanto, mentre lo Stato mette in piazza, è proprio il caso di dirlo, tutta la lentezza della sua elefantiaca macchina burocratica, i problemi si moltiplicano, aggravando ancora di più la crisi commerciale di piazza Saffi e, se mai ce n'era bisogno, consegnando un altro angolo di centro all'abbandono. Ravaioli, però, rassicura: "C'è la piena intenzione da parte del Demanio di riqualificare non solo il portico, ma anche i locali dei negozi, in particolare l'ex Bentivogli, ed anche gli uffici".

L'intervento sarebbe più complesso del previsto: l'edificio risale al 1938, ha quindi ottant'anni e l'ultimo restauro del portico è stato fatto nel 1989, vale a dire 28 anni fa. Anche gli uffici all'interno hanno vari problemi alla struttura edile e i lavori si prospettano per milioni di euro di valore. "Non si tratta di un intervento da poco - rimarca l'assessore -, anche se non lo conosco bene nei dettagli in quanto non è un cantiere che dipende dal Comune". A rendere il tutto ancora più difficile è il fatto che bisogna mettere d'accordo diversi "inquilini", tutte amministrazioni diverse dello Stato, dall'Agenzia delle Entrate a quella del Territorio, che dovrebbero a quanto sembra compartecipare alle spese. Si tratta, insomma, di un cantiere piuttosto complesso dal punto di vista burocratico.

Ma il risultato esterno è evidente: in un tratto di poche decine di metri ci sono ben 5 locali commerciali sfitti, in totale 9 vetrine spente una dietro l'altra nel cuore commerciale della città. Vetrine che, a quanto sembra, potrebbero anche non riaccendersi più: gli uffici statali potrebbero riconvertire ad uffici ad alta frequenza di pubblico gli spazi commerciali, andando a confermare una tendenza scellerata di creare uffici nel salotto buono della città che interrompono la continuità del "centro commerciale naturale" come viene chiamato il centro storico e, una volta chiusi all'utenza, contribuiscono all'abbandono del centro. Circolano ipotesi di farci degli uffici decentrati della Questura.

Su quest'ultima questione non si esprime l'assessore Ravaioli: "I locali al pian terreno saranno riqualificati secondo quanto mi riportano, ma sugli usi futuri non ho comunicazioni ufficiali. Purtroppo non sono locali del Comune e se venisse presentata una richiesta di cambio di destinazione d'uso e questa è conforme alle normative, difficilmente non potrebbe essere concessa". 

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