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Cronaca Portico e San Benedetto

Depuratore di Portico attivo in 3 mesi: "Acqua sicura per i cittadini"

L'amministrazione comunale di Rocca San Casciano entra nel merito della denuncia partita dall'associazione forlivese "Pro Natura", che ha segnalato il mancato collegamento delle fognature esistenti nel Comune di Portico

L’amministrazione comunale di Rocca San Casciano entra nel merito della denuncia partita dall’associazione forlivese “Pro Natura”, che ha segnalato il mancato collegamento delle fognature esistenti nel Comune di Portico e San Benedetto all’impianto di fitodepurazione realizzato da Hera ed il cui scarico comprometterebbe la salubrità delle acque del fiume Montone che “i cittadini di Rocca San Casciano bevono”.

Osserva il Sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari: “La salute dei miei cittadini è priorità. Non appena avuta notizia della situazione mi sono quindi confrontata con il Sindaco di Portico, il quale mi ha confermato che il collegamento non era ancora avvenuto e che la situazione dello scarico è tale da anni. Ho immediatamente preso contatto con Hera, che mi ha assicurato che si sono messe in atto le pratiche burocratiche necessarie al collegamento. Ho comunque richiesto formalmente le analisi dell’acqua, che Hera effettua periodicamente e che al momento  non hanno manifestato nulla di anomalo ed anche che si provveda immediatamente a completare il collegamento. Va comunque detto, per rassicurare i cittadini, che il Comune ha in passato ottenuto le analisi dell’acqua che hanno manifestato parametri corretti e che l’acqua prelevata dal fiume prima di essere immessa nei serbatoi viene sottoposta a filtraggi e ad interventi di potabilizzazione che assicurano l’assenza di sostanze non idonee al consumo umano”.

In merito al mancato funzionamento dell’impianto di fitodepurazione di Portico di Romagna, Hera desidera precisare che si è concluso in questi giorni l’iter tecnico necessario per predisporre la domanda alla Provincia di autorizzazione allo scarico, indispensabile per poter avviare l’impianto. Tenuto conto dei tempi necessari al rilascio di tale autorizzazione (massimo 90 giorni), Hera ritiene di poter procedere all’attivazione dell’impianto entro al massimo 3 mesi. Hera desidera infine precisare che è la prima interessata a che l’impianto entri in funzione il prima possibile e non trae alcun vantaggio dal suo mancato funzionamento.

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