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"Destinazione Romagna" , Forlì aderisce al nuovo ente per le politiche turistiche

Forlì si gioca il suo futuro nel turismo con la capacità di proporre progetti''. Lo sottolinea il vicesindaco Lubiano Montaguti chiudendo il dibattito che ha portato martedì in consiglio comunale all'approvazione

Forlì si gioca il suo futuro nel turismo con la capacità di proporre progetti''. Lo sottolinea il vicesindaco Lubiano Montaguti chiudendo il dibattito che ha portato martedì in consiglio comunale all'approvazione dello schema di statuto e adesione per l'istituzione della Destinazione Romagna come da legge regionale approvata, con 23 voti favorevoli e sette astenuti. “Destinazione Romagna” è il nuovo ente di area vasta che comprende le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara chiamato a realizzare le politiche turistiche, come per esempio la promozione del territorio.

Si è messo ordine, sottolinea il vicesindaco, ai diversi soggetti che si occupano di turismo, "le funzioni della Regione e dell'Apt servizi", e si è andato a istituire le aree vaste di destinazione turistica. La legge regionale "invita anche a darsi da fare per creare operazioni di raccordo per il marketing territoriale". "Siamo in vantaggio sul marketing territoriale. C'è già infatti un accordo stretto con le Unioni dei Comuni, la Fondazione Cassa dei risparmi e la Camera di commercio. Ecco perchè da Forlì deve arrivare un segnale alla Regione e agli altri territori. Votiamo compatti e facciamo vedere che siamo convinti della scelta", sempre Montaguti. Così il territorio avrebbe una "forza incredibile ai tavoli" su cui ci si confronta. Infatti, sottolinea Montaguti, "l'unico peso da spendere è istituzionale e politico". 

Nel nuovo ente Forlì ha un peso specifico minore rispetto ai giganti del turismo. D'altra parte il territorio può contare con 1.500 posti letto e circa 200.000 presenze in un anno. Rimini è su un altro pianeta, con milioni e milioni di presenze. Sottolinea Montaguti: "Non si tratta di sbracciarci per dividerci risorse già definite nel bilancio regionale. Lo sforzo è cercare i soldi in Europa., sfruttando l'unica risorsa, la cultura, grazie anche alle mostre del San Domenico, al patrimonio del Novecento, al campus universitario". Con il liceo classico e l'università è stato presentato un progetto europeo che ha passato la prima fase con target le scuole che potrebbe fruttare un milione di euro. Nel nuovo ente - garantisce Montaguti - "non ci sono poltrone o gettoni" e il personale è già assunto. Al rappresentante nel cda, conclude, "dobbiamo dare progetti, sceglieremo una persona in grado di rappresentare i progetti che saremo capaci di esprimere". E cosi'', conclude, "le porte saranno spalancate a tanti tipi di turismo: scolastico, universitario, sanitario, d''affari".

DI MAIO - È ora di puntare sulla "Romagna", come prodotto turistico unico. Lo assicura il deputato forlivese Pd, Marco Di Maio, rifacendosi ai dati, positivi, sul turismo regionale diffusi oggi dal governatore Stefano Bonaccini. "Il turismo- dice Di Maio- si conferma uno dei motori dell'economia romagnola, una delle poche leve capaci di garantire indotto, occupazione e crescita. L''incremento registrato in Romagna nel 2016, che riguarda tutte le destinazioni, attesta la bonta'' del lavoro svolgo in sinergia tra istituzioni e imprese, con il ruolo fondamentale della Regione come cabina di regia: un lavoro che potrà svilupparsi ulteriormente con l'attuazione della nuova legge regionale sul turismo che promuove ulteriori sinergie tra i diversi territori".

Si tratta di una necessita'', secondo il parlamentare, "particolarmente presente nelle province romagnole, dove una maggior cooperazione che porti alla promozione di un unico prodotto turistico, la Romagna, non potra'' che generare più vantaggi per gli operatori, per i turisti, per la nostra economica". Di Maio cita un caso specifico: l'attuazione della legge sul demanio marittimo recentemente emanata dal Governo, che secondo gli auspici potra'' consentire di programmare investimenti innovativi di piu'' lungo periodo in riviera. "Ma- conclude il dem forlivese in una nota- e'' sulla sinergia tra territori e tra diversi prodotti turistici (mare, Appennino, citta'' d''arte, sport, cultura) che possiamo continuare ad essere vincenti sui mercati. In questa direzione si muovono gli sforzi della Regione e devono muoversi anche le azioni degli operatori economici e degli enti locali".

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