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Cronaca

Dibattito sulla sanità, il Pd: "E' emerso che il sindaco non governa la sua maggioranza"

"Possiamo dedurre che la compattezza della Giunta Zattini non è così solida come si vuole far credere"

“Dopo mesi di allarmismi e strumentalizzazioni, grazie al senso di responsabilità delle forze di centrosinistra, il dibattito si è finalmente svolto nel luogo deputato, ovvero nel consiglio eletto dai cittadini e tutti hanno potuto ascoltare le parti in causa in un confronto civile e democratico”: è quanto dicono Daniele Valbonesi e Maria Teresa Vaccari, segretari territoriale e comunale del Pd forlivese, all'indomani del consiglio comunale tematico sulla sanità che si è tenuto giovedì pomeriggio.

Sempre Valbonesi e Vaccari: “Dalle evidenti contraddizioni e contrapposizioni emerse tra le forze dell’attuale maggioranza dell’Amministrazione Comunale di Forlì nel corso del consiglio comunale possiamo dedurre che la compattezza della Giunta Zattini non è così solida come si vuole far credere. Peccato che usino un tema estremamente delicato e di rilevanza quale la difesa dei servizi della sanità pubblica come terreno di una resa di conti interna, a discapito del bene della comunità forlivese”.

E sul merito della discussione aggiunge il gruppo consigliere Dem: “I dati che il Direttore Generale dell’Ausl Romagna ha riferito in Consiglio comunale segnalano l’importanza di una sanità territoriale che necessita di investimenti; per questo abbiamo appreso con favore che nell’ambito del piano di investimenti presentato in Consiglio comunale, l’assessore regionale alla Sanità abbia confermato il finanziamento relativo ai lavori che interessano il pronto soccorso dell’ospedale di Forlì”.

“Rimane, tuttavia, la preoccupazione in merito alle scelte del Governo Meloni: mentre le Regioni, sia di centrosinistra che di centrodestra, con un documento del 7 marzo denunciano che mancano risorse sufficienti a garantire il servizio sanitario pubblico ai cittadini (circa 5 miliardi di euro), in Senato un esponente di Fratelli d’Italia ha richiesto la convocazione delle Regioni per parlare di forme assicurative integrative di previdenza e assistenza sanitaria”.

Ed ancora il Pd: “Similmente, a livello locale, la destra forlivese, dopo settimane in cui ha preferito la strada di allarmistici comunicati stampa che non mirano ad alcuna soluzione se non quella di strumentalizzare la preoccupazione delle persone, dando l’idea di una sanità territoriale che non è in grado di venire in loro soccorso, ha proposto di tornare indietro ad un’Ausl municipale. Si tratterebbe di una scelta che renderebbe ancora più privo il nostro territorio di risorse finanziarie e di personale idonee a soddisfare i bisogni di cura e assistenza della nostra comunità”.

“In proposito, non riteniamo credibile né convincente il dietro-front a parole del Sindaco Zattini su un ritorno all’Ausl Forlì dal momento che sono proprio i partiti che lo sostengono che in queste settimane hanno attaccato l’Ausl Romagna, preannunciando il ritorno ad una Ausl comunale. Il dibattito in Consiglio comunale ha fatto emergere ancora una volta che il Sindaco Zattini non governa la propria maggioranza. Per altro, tali dichiarazioni risultano ancor meno credibili se le si confronta con le scelte che il Sindaco Zattini ha preso in questi anni per la Città, preferendo sempre guardare al passato in una visione isolazionista di Forlì: si pensi all’uscita dall’Unione dei Comuni della Romagna e al progetto di uscita anche dalla società Livia Tellus che vede riuniti tutti i comuni del comprensorio forlivese”.

“Persino sull’automedica Mike42 il Sindaco Zattini ha tenuto un comportamento contraddittorio e per questo non credibile: quando se ne è discusso nel luogo preposto, qual è l’ufficio di Presidenza della Conferenza socio-sanitaria, non si è mai dichiarato contrario, mentre sui giornali a parole si metteva dalla parte dei sindaci che denunciavano la situazione”.

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