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Siccità / Santa Sofia

Siccità, l'emergenza non tocca la diga di Ridracoli: "C'è acqua anche per la Riviera"

Come è stato comunicato nell'informativa dell'assessore all'Ambiente Irene Priolo, l’aspetto più critico riguarda l’utilizzo della risorsa per uso irriguo agricolo e si è sottolineato che la situazione, pur complessa, al momento non è a livello tale da mettere in discussione l’approvvigionamento idropotabile

In Romagna "la situazione della risorsa idropotabile non è critica, per quanto esistano zone che in prospettiva potrebbero registrare sofferenze". A fotografare la situazione idrica nel nostro territorio è Romagna Acque, dopo che la Regione Emilia Romagna  ha ufficialmente decretato lo stato di crisi regionale per le conseguenze della siccità prolungata. Come è stato comunicato nell'informativa dell'assessore all'Ambiente Irene Priolo, l’aspetto più critico riguarda l’utilizzo della risorsa per uso irriguo agricolo e si è sottolineato che la situazione, pur complessa, al momento non è a livello tale da mettere in discussione l’approvvigionamento idropotabile.

Osserva il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè: "Questa ennesima estate siccitosa ci conferma da un lato la validità della scelta strategica fatta alcuni anni fa, quando decidemmo di realizzare il nuovo impianto della Standiana e di favorire una ulteriore integrazione fra le diverse fonti idropotabili, anche al fine di ridurre progressivamente il consumo da falda. Dall’altro lato, ci pare che l’ipotesi di aumentare la captazione di 15-20 milioni metri cubi annui grazie a un nuovo invaso in Appennino che possa contenere questi volumi, con appositi studi già più volte presentati e discussi anche in ambito regionale, sia sempre più contingente e corroborata dagli eventi atmosferici in questa situazione ormai condizionata da evidenti cambiamenti climatici".

"La scelta di realizzare nuovi invasi – in sintonia con il documento firmato dai principali sindaci romagnoli alcune settimane fa a Rimini – potrebbe essere la soluzione più idonea e urgente per fare fronte ai fabbisogni, tenuto anche conto di come stanno cambiando i regimi idrologici dei nostri territori, con poche piogge e sempre più concentrate in periodi limitati - conclude -. E la logica della differenziazione e dell’integrazione delle fonti rimane la risposta più adatta, anche per il futuro".

La situazione di Ridracoli

La diga di Ridracoli registra al 20 giugno un livello di 28 milioni 200 mila metri cubi d’acqua (su un massimo possibile di 33 milioni). Un livello inferiore rispetto al 2022 (al 20 giugno era di 30 milioni 400 mila), ma molto maggiore rispetto ai più recenti anni critici: nel 2017 era di 25 milioni 100 mila, nel 2007 addirittura di 21 milioni 875 mila. "La soglia minima di prelievo (prevista attorno ai 5 milioni) è dunque ancora molto lontana, e lascia abbastanza tranquilli anche rispetto alle richieste idropotabili della riviera durante l’estate, che mediamente incidono per circa 15-18 milioni nel periodo compreso fra giugno e settembre", informa Romagna Acqua.

Così in provincia

Al momento, tranquilizza Romagna Acqua, "non si registrano particolari problematiche sul fronte della produzione degli impianti non interconnessi con l’acquedotto della Romagna: solo presso gli acquedotti di Lombardesca (Bagno di Romagna) e Vallicella (Santa Sofia) è stato necessario il reintegro con autobotti a causa di anomali consumi nella rete. Rimane comunque sempre alta l’attenzione per gli impianti di produzione a servizio degli abitati di Modigliana e Tredozio, di Balza e di Monteguidi e Montegranelli (nel comune di bagno di Romagna). Per quanto riguarda gli impianti interconnessi al sistema dell’acquedotto della Romagna è previsto in questi giorni l’aumento delle produzioni di Montaspro, Pandolfa, Pozzi Cesena e Alberrazzo e l’attivazione dell’impianto di romiti al fine di sostenere l’aumento previsto dei consumi e l’eventuali riduzioni delle altre fonti locali. I livelli delle falde sotterranee misurati nelle settimane scorse non hanno rilevato particolari differenze rispetto ai dati storici".

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