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Cronaca

Passa l'aumento di portata dell'inceneritore, l'assessore Bellini si dimette

Terremoto nella giunta comunale di Forlì. Nel corso del Consiglio comunale di martedì mattina, in apertura dell'assise, l'assessore all'Ambiente Alberto Bellini ha rassegnato all'improvviso le sue dimissioni. Bellini era alla guida delle politiche ambientali dal 2009

Terremoto nella giunta comunale di Forlì. Nel corso del Consiglio comunale di martedì mattina, in apertura dell'assise, l'assessore all'Ambiente Alberto Bellini ha rassegnato all'improvviso le sue dimissioni. Bellini era alla guida delle politiche ambientali dal 2009, prima con il sindaco Roberto Balzani e poi, nell'ultimo anno, con il sindaco Davide Drei. Ha motivato le sue dimissioni con motivi personali e politici. I motivi personali sono collegati alla sua attività di docente universitario, che Bellini ha spiegato di far fatica a tenere assieme alla guida dell'assessorato. Più pesanti le motivazioni politiche: Bellini, infatti, se ne va in polemica sull'ultima riclassificazione dell'inceneritore di Hera di Forlì, che di fatto ne allarga la possibilità di utilizzo.

IL SINDACO - Davide Drei da parte sua ha annunciato che terrà per sè le deleghe di Bellini, almeno al momento. Per Drei la giunta perde "un compagno di viaggio importante", ma nella "forte battaglia" che Forli' deve combattere, conclude, "non siamo da soli, sono certo che Bellini ci aiutera' anche da cittadino".

"SCONFITTA" SULL'INCENERITORE - Spiega Bellini nella sua lettera di dimissioni: “Le idee e gli impegni assunti con i cittadini forlivesi su ambiente e inceneritori, richiedono una condivisione con i livelli regionale e nazionale, condivisione che richiede obiettivi e tempi precisi. Come amministratore so bene quanto è difficile assumere scelte nette che vanno contro molte posizioni 'storiche' o 'controcorrente'. Tuttavia, l'attuale crisi ambientale e climatica non lascia spazio e tempo a mediazioni. Oggi l'inceneritore di Forlì è stato classificato come impianto di recupero energetico (R1) ex art. 35 "Sblocca Italia", con parere contrario del Consiglio Provinciale, Sindaci e Amministrazione Comunale. Tale modifica prefigura la possibilità di aumentare la portata dell'impianto, trattare rifiuti speciali, e urbani extra-provinciali. Avevo un mandato preciso da parte dei cittadini forlivesi, mandato che ora non sono sicuro di poter rispettare. Come annunciato più volte, ritengo necessario un mio passo indietro”.

"CONTINUERA LA BATTAGLIA" - Continua Bellini: “Non credo che sia una scelta di debolezza o una resa, anzi credo che sia un gesto forte, il gesto del rappresentante di una comunità che esprime in maniera netta e chiara il diniego all'incenerimento e all'aumento degli impatti ambientali. Sono sicuro che non verranno annullate tutte le piccole grandi conquiste e le strade costruite verso il post-incenerimento, attraverso la raccolta differenziata porta a porta e le tantissime azioni di educazione ambientale. Sono sicuro che l'Amministrazione e il Consiglio Comunale sapranno costruire a partire da qui le condizioni affinché non aumenti il carico ambientale degli inceneritori. Mi auguro che la rete dei cittadini che si oppone a queste modifiche sappia essere forte e coesa. Recentemente, molti hanno preferito attaccare il sottoscritto o il Partito Democratico, in maniera legittima, ma, così facendo mi hanno lasciato solo e più debole di quanto già non sia un'Amministrazione che si oppone a norme regionali e nazionali”.

Ed infine: “Continuerò a impegnarmi in politica come cittadino, difendendo e sviluppando le mie idee per una riforma del sistema economico a tutela delle risorse, del territorio e del clima, priorità, la cui consapevolezza è elevata tra cittadini e imprese e purtroppo bassa nella classe dirigente della politica. Le persone vanno e vengono; le idee restano. La mia penna e le mie idee vivranno anche fuori dal 'Palazzo'. Continuo a pensare che sia meglio avere idee, magari sbagliate, che non avere idee, l'assenza di idee porta al nichilismo, al soffocamento sotto i muri di gomma della burocrazia e dei grovigli giuridico-amministrativi”.

IL DIBATTITO - A seguito dell'annuncio hanno presa la parola i capigruppo del Consiglio Comunale. Fabrizio Ragni di Forza Italia punta il dito sul sindaco Drei: "Sul caso inceneritore il sindaco ha trovato più comodo le dimissioni dell'assessore Bellini, che così fa da parafulmine, ma la sconfitta è per tutta l'Amministrazione, su un punto importante del suo programma sull'ambiente". Per Fabio Corvini (Gruppo Misto): "Sull'accordo relativo alla capacità di utilizzo dell'inceneritore, Bellini se ne prende la responsabilità. Ma è il sindaco che dovrebbe farlo, chiedo se non pensi anche lui alla dimissioni". Così Daniele Mezzacapo, capogruppo della Lega Nord: "Accogliamo con favore queste dimissioni, non ci esimiamo dal dirlo. L'assessore Bellini aveva tracciato un percorso con la società in house che doveva essere da esempio per tutta l'Unione. Che fine farà questo progetto? Chi lo porterà avanti e come?". Infine da parte del capogruppo del Pd Maria Maltoni un appello a Drei: "Sindaco, faccia un appello a Bellini affinché riconsideri la sua decisione, abbiamo bisogno del suo apporto professionale e tecnico". Infine Paola Casara: "Il divario con la Regione non si colmerà facilmente e sono entrambe ammnistrazioni dello stesso partito. C'è in atto una crisi nella giunta. Un altro amministratore disse che era solo, parlo di 5 anni di solitudine (il sindaco Balzani, ndr), un de ja vu".

LA SOLIDARIETA' - “E’ con profondo rammarico che apprendo la notizia delle dimissioni di Alberto Bellini dall’incarico di Assessore all’Ambiente del Comune di Forlì. Come amministratrice ho condiviso con lui grandi battaglie in tema di politiche ambientali specie in relazione alla riduzione dei rifiuti. E’ grazia al suo intervento in consiglio d’ambito se i Comuni del territorio , sono riusciti ad ottenere riduzioni sull'aumento di bacino. Bellini si è infatti battuto sempre, in ogni circostanza e in ogni sede, per difendere i territori di tutta la provincia”. Queste le parole dell’Assessore alle Società Partecipate del Comune di Cesenatico,  Lina Amormino che invia pubblicamente un messaggio di solidarietà al collega che alla notizia dell’aumento della portata dell’inceneritore di Forlì ha preferito dimettersi dal suo incarico e rimettere il mandato al Sindaco. “Il mio pieno sostegno va a Bellini”, continua Lina Amormino, “le sue battaglie sono state le nostre battaglie e umanamente credo che abbia insegnato a tutti i noi, amministratori del territorio forlivese e cesenate, la passione per il bene comune e per le politiche ambientali, il coraggio di saper andare controcorrente e la coerenza di ricoprire un ruolo di grande responsabilità, specie nei confronti dei cittadini”.

Scrivono poi l'On. Giovanni Paglia, deputato Sel e Igor Taruffi, capogruppo consiliare Sel Regione Emilia Romagna: "Massima solidarietà all'assessore all'Ambiente del comune di Forlì, Alberto Bellini, che oggi ha rassegnato le sue dimissioni. Il dl Sblocca Italia è una norma sciagurata in ogni suo aspetto, in particolare riguardo alla possibilità di fare circolare liberamente rifiuti per l'incenerimento. Eravamo stati facili profeti nel dire che l'Emilia Romagna sarebbe diventata la discarica d'Italia, e tanto più questo avrebbe penalizzato realtà virtuose come Forlì, dove da anni si sperimenta una diversa politica dei rifiuti, che fino a ieri aveva permesso di far marciare l'inceneritore a scartamento ridotto.
È assurdo che Hera in spregio del volere dei sindaci azionisti possa richiedere la classificazione R1 dei rifiuti, ed ancor più incomprensibile che la Conferenza dei Servizi ne assecondi i desiderata. Ci aspettiamo che ora la Regione intervenga rapidamente per mettere fine a queste pratiche che rischiano di mettere a rischio qualsiasi possibilità di sviluppo virtuoso nella gestione del ciclo dei rifiuti nei nostri territori".


 

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