rotate-mobile
Cronaca

Istituto Oncologico Romagnolo, cambio al vertice: Dino Amadori nominato presidente

Un cambio della guardia alla Presidenza dello Ior nel rispetto della tradizione che, vede il ritorno di Amadori, uno dei soci fondatori dello Ior, insieme all'avvocato Salvatore Lombardo, e che oggi torna con un importante impegno

Mercoledì dopo 12 anni di impegno, Sergio Mazzi ha lasciato la carica di Presidente dell'Istituto Oncologico Romagnolo Onlus. Sotto la sua Presidenza sono stati tanti i momenti emozionanti: come l'inaugurazione dell'Irst di Meldola, il consolidamento dello Ior come organizzazione non profit riconosciuta a livello nazionale e le importanti realizzazioni per migliorare l'assistenza ai Pazienti oncologici del nostro territorio. Il Consiglio di Amministrazione ha voluto rendere omaggio al suo Presidente con la Medaglia Ior al merito e una targa come ricordo per la strada percorsa insieme. Successivamente, ha eletto per acclamazione il nuovo Presidente dell'Istituto Oncologico Romagnolo nella persona del professor Dino Amadori.

Un cambio della guardia alla Presidenza dello Ior nel rispetto della tradizione che, vede il ritorno di Amadori, uno dei soci fondatori dello Ior, insieme all'avvocato Salvatore Lombardo, e che oggi torna con un importante impegno. Mazzi, emozionato al termine del Consiglio ha ringraziato di cuore tutti i Volontari, i Sostenitori, i Collaboratori e i Consiglieri per l'impegno e il lavoro quotidiano profuso, che gli ha permesso di svolgere con grande soddisfazione il proprio compito. Queste le sue parole: "Vi ringrazio di cuore per la stima e i messaggi di affetto ricevuti in questi giorni, il nostro lavoro non è terminato, il cancro rimane un nemico temibile, anche se abbiamo fatto insieme grandi passi avanti. Dopo 12 anni di intensa attività è maturato il tempo di passare il testimone all'amico Dino, che è la persona giusta per guidare il nostro Istituto in questa fase."

Amadori ha subito ringraziato l'amico Sergio con parole affettuose: "continueremo nel solco lasciato dal tuo incredibile lavoro e ti ringrazio di cuore per quello che hai dato allo Ior, per gli obbiettivi raggiunti e l'umanità che ci hai trasmesso ogni giorno. I nuovi scenari aperti dall'Ausl unica ci impongono nuove sfide, noi continueremo ad impegnarci tra i giovani e nelle piazze romagnole, sensibilizzando e valorizzando i progetti dello Ior. Se ieri abbiamo creato e valorizzato le oncologie romagnole fino alla creazione dell'Irst, il nuovo Ior sarà un catalizzatore di solidarietà e generosità per essere sempre a fianco dei pazienti e delle loro famiglie: perché nessuno in Romagna deve affrontare il cancro da solo."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Istituto Oncologico Romagnolo, cambio al vertice: Dino Amadori nominato presidente

ForlìToday è in caricamento