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Cronaca

Discoteche, mercati, allenamenti, funerali, fiere, corsi, centri ricreativi: chi sta chiuso e chi aperto

In particolare, nel testo che la Regione ha già inviato a tutte le Prefetture, voluto dal presidente Bonaccini accogliendo le sollecitazioni arrivate dai sindaci, si forniscono precisazioni

Messi nero su bianco i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata domenica dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti  fino a domenica 1 marzo. In particolare, nel testo che la Regione ha già inviato a tutte le Prefetture, voluto dal presidente Bonaccini accogliendo le sollecitazioni arrivate dai sindaci, si forniscono precisazioni sul punto relativo a quali attività, iniziative e manifestazioni devono essere sospese, o quali al contrario possono continuare a svolgersi regolarmente.

Sospesi gli eventi pubblici culturali, di svago e sportivi

Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. Vanno sospese manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina); attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ivi comprese le discoteche e le sale da ballo.

Corsi amatoriali e allenamenti sportivi permessi

In via generale, non sono invece ricomprese in tali attività quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Si precisa che potranno dunque rimanere aperti i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (esempio centri linguistici, centri musicali e scuola guida); gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private e campi da gioco) e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone.

Mercati ordinari e attività economiche permessi

Sono permesse tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.) che pertanto saranno sospesi; le attività svolte da guide e accompagnatori turistici. In via generale, non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali.

Centri per disabili e ricreativi aperti, matrimoni e funerali ammessi

Una particolare attenzione va prestata alle attività di preminente carattere sociale. Non possono essere pertanto ricomprese nella sospensione in via generale, attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (esempio servizi semiresidenziali e Centri diurni). Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle diocesi della regione. Non possono essere inclusi nella sospensione, in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovani, centri anziani, orti urbani, ed altro) per la parte di ordinaria attività.

Corsi professionali sospesi

L’ordinanza prevede tra l’altro la chiusura dei corsi professionali. Risulta in tal senso sospesa l’erogazione delle attività di formazione rivolte ad un gruppo classe, mentre i servizi per il lavoro erogati in forma individuale (quali colloqui di orientamento) potranno svolgersi regolarmente. Le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone. 

Fiere  sospese fino a tutto marzo

In Emilia-Romagna per tutto il mese di marzo non si svolgeranno eventi e manifestazioni fieristiche. Da Piacenza a Rimini, le iniziative saranno spostate e calendarizzate in altri mesi a partire dal prossimo aprile. A Bologna il Cosmoprof slitta a giugno. Dai vertici delle Fiere di Bologna, Rimini, Parma, Piacenza e Cesena è arrivata, spostando le iniziative in calendario per il mese di marzo, un’unanime autotutela volontaria per proteggere la salute dei visitatori, degli espositori e dei lavoratori degli expo regionali. Per far fronte alle ricadute economico-finanziarie legate agli spostamenti degli appuntamenti, la Regione ha richiesto ai distretti fieristici di mettere a punto, in tempi brevi, una quantificazione delle perdite e di eventuali impatti, diretti o indiretti, sull’occupazione. Questo per aprire un confronto sul settore fieristico a livello nazionale con il Governo, che coinvolga anche le altre Regioni colpite dall’emergenza Coronavirus, e ottenere le risorse necessarie a far fronte alla crisi.

Dalle Autorità territoriali possibili ulteriori prescrizioni

Resta facoltà delle autorità territorialmente competenti disporre ulteriori e specifiche prescrizioni, laddove necessarie in ragione di particolari esigenze delle comunità locali.

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