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Cronaca

Scoperte decine di patenti, carte d'identità, pass invalidi e revisioni false: tre arresti della Polizia Locale

E’ bene sapere che a Forlì c’è un polo di eccellenza nella Polizia Locale, con due addetti specializzati nei falsi documentali, a cui tutte le forze dell’ordine all’occorrenza si possono rivolgere

Acquisire documenti falsi e utilizzarli è un grave reato, a volte si finisce per farlo anche per la patente di guida, quando per esempio si perde il diritto ad usare quella originale per sospensioni o revoche, a volte si falsificano pass invalidi, revisioni e documenti di circolazione. In casi più gravi si forniscono alle forze dell’ordine anche carte d’identità false, per quel caso scatta l’arresto obbligatorio in flagranza. In tutti i casi, invece, si finisce in tribunale con una bella denuncia.

GUARDA IL VIDEO: Polizia Locale in prima linea contro la falsificazione dei documenti

E’ bene sapere che a Forlì c’è un polo di eccellenza nella Polizia Locale, con due addetti specializzati nei falsi documentali, a cui tutte le forze dell’ordine all’occorrenza si possono rivolgere, oltre ad usare i propri specialisti, che entrano in azione ad ogni minimo sospetto che possa sorgere ad un controllo stradale o a campione. E’ così che nell’ultimo anno, grazie alla strumentazione della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, sono state scoperte la falsificazione di 15 patenti di guida, 4 carte d’identità, 3 carte di circolazione, 3 permessi internazionali di guida, 2 revisioni, 2 pass invalidi e una targa di veicolo. Il tutto ha condotto a 3 arresti e 30 perizie tecniche per la Procura, di cui 10 redatte per altri organi di polizia. Il bilancio è stato diffuso dal comandante della Polizia Locale Daniele Giulianini e dal suo vice Andrea Gualtieri.

Documenti falsi, controlli della Polizia Locale

“Per essere considerato un falso per la legge, la falsificazione non deve essere grossolana e visibile ad occhio nudo, si escludono per esempio le maldestre fotocopie a colori”, precisa Giulianini. “I falsi individuati sono invece scoperti grazie a lunghe formazioni di personale specializzato, che ci mette passione e impegno e che si avvale anche di strumentazioni tecniche”, sempre Giulianini.  Apparecchi come microscopio, tecnologia all’infrarossi e altra strumentazione che permette di analizzare la parte più sensibile del documento falso, l’ologramma (che è presente anche nei pass invalidi). Anche i documenti dei paesi più remoti possono essere analizzati dettagliatamente grazie all’accesso a banche dati di “specimen” originari. Insomma, farla franca non è facile e spesso non si ha la piena consapevolezza che presentare documenti falsificati ad un controllo di polizia può causare grossi problemi giudiziari, perfino l’arresto obbligatorio dopo l’inasprimento delle misure con i decreti sicurezza e le norme anti-terrorismo.

Ne sa qualcosa una badante moldava, quindi extracomunitaria, che ha chiesto il permesso di soggiorno in Italia presentando un carta d’identità rumena falsificata (quindi un documento comunitario) , oppure un cinese che aveva con sé carta d’identità e patente false. Tutti e due sono finiti in manette nell'ultimo anno  seguito delle verifiche della Polizia Locale. Stesso destino per un italiano che aveva falsificato il documento d’identità del fratello per poter avere guidare con una patente fasulla, dato che non poteva ottenerne una. Sono state effettuati, infine, 1.900 controlli circa su documenti presentati all’anagrafe, senza riscontrare illegalità. I documenti falsi spesso vengono prodotti da vere e proprio organizzazioni criminali all'estero, una patente di guida falsa può costare mille-duemila euro, molto di più per un passaporto. Ma soprattutto, se si viene scoperti, costa un conto salato con la giustizia.
 

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