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Cronaca

Don Arturo fra i santi e i beati del web

Don Arturo fra i santi e i beati del "web". L'assemblea ordinaria dell'Associazione "Amici di don Arturo Femicelli", convocata per venerdì sera, alle 20.45, presso la parrocchia di Santa Caterina, in via Gervasi, non sarà un pro forma

Don Arturo fra i santi e i beati del “web”. L’assemblea ordinaria dell’Associazione “Amici di don Arturo Femicelli”, convocata per venerdì sera, alle 20.45, presso la parrocchia di Santa Caterina, in via Gervasi, non sarà un pro forma: “Dovremo scegliere – scrive ai soci il presidente Attilio Gardini – anche le diverse attività per il decennale della nascita al cielo di don Arturo”. Il poliedrico sacerdote, pittore, musicista e compositore scomparso il 5 ottobre 2002, rimane uno degli uomini di chiesa più amati dai forlivesi.

Talmente benvoluto che qualcuno dei suoi fedelissimi chiede da tempo l’avvio della causa di beatificazione. Gardini, impegnato nel mantenere viva la memoria del sacerdote con pubblicazioni, mostre di quadri, testimonianze e persino rassegne di gruppi corali, è tempestato da domande di compagni di fede o semplici ammiratori, tutti soggiogati dalla straordinaria personalità di don Arturo e dalla curiosità di sapere le iniziative del sodalizio riguardo al riconoscimento delle virtù eroiche del sacerdote. La santità, come direbbe San Paolo, è l’obiettivo naturale di ogni cristiano che vive realmente secondo il Vangelo. Per la cosiddetta canonizzazione, le norme in materia prevedono però un iter giustamente rigoroso, che partono dal riconoscimento di “servo di Dio”, passando per “venerabile” e “beato”, sino a santo. In rete compare un sito multilingue, contenente tutte le istruzioni per lo svolgimento delle “Inchieste diocesane o eparchiali nelle cause dei santi. Il punto di partenza è il riscontro della “fama di santità”, cioè della “opinione diffusa tra i fedeli circa la purità e l'integrità di vita del Servo di Dio e circa le virtù da lui praticate in grado eroico”. E’ notorio che don Arturo ha ricondotto alla fede una miriade di persone semplicemente con lo stile sobrio e la testimonianza di una vita interamente spesa a servizio di Dio e del prossimo. Per accedere alle qualità di beato o addirittura santo occorrono veri e propri miracoli, ma per il primo “step” è sufficiente l’acquisizione di “un'autentica e diffusa fama di santità oppure di martirio, unitamente ad un’autentica e diffusa fama di segni”.

Competente alla registrazione di questi gesti eclatanti è il vescovo della diocesi dove la persona ha vissuto e operato. Il sito web “www.santiebeati.it” ha appena aggiunto fra i “testimoni” la figura di don Arturo Femicelli. Un grande cristiano è proclamato santo prima di tutto dalla “vox populi”. E la voce dei tanti che vogliono santo e beato don Arturo, ha compreso da tempo la portata e l’agilità di “internet”.

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