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Cronaca

E’ don Luigi Burchi il nuovo parroco di Santa Maria del Fiore

Adesso è certo: il primo parroco non francescano nella storia di Santa Maria del Fiore, è don Luigi Burchi. La Curia vescovile ha appena diramato l'annuncio ufficiale

Adesso è certo: il primo parroco non francescano nella storia di Santa Maria del Fiore, è don Luigi Burchi. La Curia vescovile ha appena diramato l’annuncio ufficiale, al termine di un lungo processo decisionale che aveva preso avvio già un anno fa, l’indomani dell’annuncio della partenza dei frati Cappuccini da Forlì. Proveniente da San Pietro in Vincoli, Ducenta e Durazzano, parrocchie della Diocesi di Forlì-Bertinoro anche se, dal punto di vista amministrativo, sono parti integranti del Comune di Ravenna, don Luigi Burchi entrerà ufficialmente a Santa Maria del Fiore domenica 23 settembre, festa di San Pio da Pietrelcina, il frate con le stimmate che, proprio in quella parrocchia, vanta un cospicuo gruppo di devoti guidati da Davide Marchetti.

Classe 1945, don Burchi è anche responsabile dell’Ufficio Missionario Diocesano, compito che negli ultimi anni l’ha portato a compiere numerosi viaggi con il vescovo monsignor Lino Pizzi, in visita pastorale ai vari missionari della Diocesi. Don Burchi ha già preso contatti con il parroco uscente di Santa Maria del Fiore padre Vittorio Ottaviani, ultimo baluardo a Forlì della presenza dei Cappuccini, l’ordine dei francescani riformati che lascerà definitivamente la città il prossimo 16 settembre, dopo ben 500 anni di presenza operosa. Nel frattempo, il presidio francescano di via Ravegnana ha perso un altro pezzo. Dopo la partenza, nel settembre scorso, del frate più giovane, padre Maurizio Marini, approdato nel convento che l’Ordine continua (per ora) a tenere nella vicina Cesena, la messa delle 11 di domenica scorsa è stata l’ultima celebrata a Forlì dal guardiano (il superiore) padre Aurelio Capodilista.

Sabato primo settembre, il frate, che nei quattro anni di impegno forlivese, ha assolto anche le funzioni di assistente spirituale del locale Gruppo di Preghiera “Padre Pio”, raggiungerà la sua nuova destinazione: il convento cappuccino di Faenza. Mentre continua il via vai dei camion della ditta dei traslochi incaricata di trasportare arredi e quant’altro a Bologna, sede provinciale dell’ordine, fra i fedeli della vivace comunità di via Ravegnana domina il desiderio di voltare pagina, per rimarginare al più presto il doloroso strappo. “La nostra – dichiara il responsabile del Gruppo di Preghiera “Padre Pio” Davide Marchetti - è una parrocchia viva, impegnata in tante azioni”.

Basti vedere le decine di giovani, anche di altre religioni, che tre volte la settimana sudano e arrancano sul campo di calcio messo a disposizione dall’oratorio, capitanato da Stefano Raggi. Da qualche mese, alcuni di questi ragazzi, dai 15 ai 21 anni, hanno preso molto sul serio la proposta di Marchetti e di Raggi, di ritrovarsi anche il giovedì sera per la recita del Rosario. Al punto che è sorto un gruppo di preghiera giovanile, uno dei pochi a Forlì, dal nome inequivocabile: “Amici di Padre Pio”. Fra i gravosi compiti che attendono il nuovo parroco don Luigi Burchi, anche la necessità di conciliare la normale vita parrocchiale con la presenza della Mensa dei Poveri e del Centro di Accoglienza notturna, quest’ultimo gestito dalla Caritas diocesana. A San Pietro in Vincoli, Ducenta e Durazzano, in luogo di don Burchi la Curia vescovile invierà don Vittorio Zattini, fratello del sindaco di Meldola Gianluca.

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