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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

Don Oreste Ravaglioli entra ufficialmente a Castrocaro

Don Oreste Ravaglioli entra ufficialmente a Castrocaro. Il Codice di diritto canonico è chiaro: un prete che raggiunge i 75 anni d’età può chiedere di essere dispensato da ogni incarico

Don Oreste Ravaglioli entra ufficialmente a Castrocaro. Il Codice di diritto canonico è chiaro: un prete che raggiunge i 75 anni d’età può chiedere di essere dispensato da ogni incarico. Per don Oreste, ancora nel pieno delle forze, è invece l’inizio di una nuova avventura. L’ingresso ufficiale del nuovo parroco dei Santi Nicolò e Francesco, è in programma domenica 8 febbraio, alle 16, al culmine della messa solenne presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi.

Classe 1940 e ordinato sacerdote nel 1964, succede a don Pierluigi Fiorini, stroncato da un malore il 15 settembre scorso all’interno della sua chiesa, mentre si apprestava a celebrare il funerale di Giuseppe Fiorentini, morto tre giorni prima. Quel giorno, don Ravaglioli era a pochi metri di distanza dal predecessore, chiamato a presiedere la liturgia funebre dell’ex direttore di Medicina nucleare dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì. La funzione fu poi portata avanti e conclusa dallo stesso don Oreste assieme a don Dario Ciani, don Alfio Costa e don Tedaldo Naldi, gli altri parroci del vicariato. Preceduta dalla lettura del decreto di nomina con la rinnovazione delle promesse sacerdotali, l'invocazione dello Spirito Santo con l'inno latino “Veni Creator Spiritus” e infine, la memoria del Battesimo, la liturgia di insediamento sarà scandita da ben sette consegne da parte del vescovo: don Oreste riceverà, infatti, le chiavi della chiesa per custodirla in modo premuroso e attento, il fonte battesimale per sottolineare la priorità del Sacramento fondante della vita cristiana, e il confessionale per indicare che sarà compito suo esercitare il ministero della riconciliazione.

Solo a quel punto riceverà anche le chiavi del tabernacolo e l’altare. Il parroco è il ministro dell’Eucaristia, il fulcro del mistero di salvezza cristiano attorno al quale ruota l’intera comunità. Il curato entrante avrà anche il libro della Sacra Scrittura, a ribadire il suo essere ministro della Parola in grado di proclamare il Vangelo. L’ultima consegna riguarda la comunità parrocchiale in tutte le sue componenti: bambini, ragazzi, giovani, famiglie, ammalati e persino i defunti. Don Oreste cumulerà la nuova funzione a quella di curato di Pieve Salutare, assunta il primo maggio 1980, nonché di assistente diocesano dell’Unitalsi, l’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali. Il suo approdo nella cittadina termale costituisce a tutti gli effetti un ritorno: per una decina d’anni, fino alla nomina alla guida di Pieve Salutare, è stato assistente (un tempo si definiva cappellano) dell’indimenticabile monsignor Adalberto Mambelli. Grande camminatore in età giovanile, don Ravaglioli oggi è apprezzato decoratore di pergamene e miniaturista, ma anche corresponsabile del Gruppo Corale di Castrocaro Terme e Terra del Sole assieme al direttore don Marino Tozzi, parroco di Terra del Sole.

Piero Ghetti

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