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Perde la vita, ma ne salva tre donando gli organi: all'ospedale di Forlì "un gesto di grande civiltà"

"Il successo dell'operazione - spiegano gli operatori - è stato reso possibile grazie all’ormai consolidata collaborazione tra la Rianimazione di Forli, diretta dal dottor Stefano Maitan e quella di Cesena, diretta dal dottor Vanni Agnoletti"

E' stato un mercoledì speciale all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, dove è stata portata a termine un’altra donazione multiorgano e multitessuto a cuore fermo. "Il successo dell'operazione - spiegano gli operatori - è stato reso possibile grazie all’ormai consolidata collaborazione tra la Rianimazione di Forli, diretta dal dottor Stefano Maitan e quella di Cesena, diretta dal dottor Vanni Agnoletti".

"Il complesso intervento è  stato gestito dal Coordinamento locale per la donazione di organi e tessuti di Forli - viene aggiunto -. Grazie al prezioso gesto dei familiari del deceduto, che hanno dato il consenso alla donazione, sono state salvate altre vite. In questo momento circa 8000 persone in Italia sono in attesa di ricevere un organo che, in alcuni casi è un salvavita, in altri è in grado di migliorare enormemente la qualità di vita del ricevente".

"La donazione di organi e tessuti - concludono - è sicuramente un importante obiettivo da perseguire per un azienda sanitaria, tanto rilevante che la Ausl Romagna ha investito risorse, dedicando personale medico ed infermieristico a questo settore. Un altro elemento fondamentale del percorso di donazione è la sensibilizzazione della popolazione all’argomento, perché decidere di donare i propri organi è un gesto di generosità, ma sicuramente anche di grande civiltà".

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