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Cronaca

Ospedale "Morgagni-Pierantoni" sempre più tecnologico: un sistema 2.0 per monitorare i pazienti covid

Si trova all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" grazie ad una donazione del Rotary di Romagna Centro

Un sistema innovativo per il monitoraggio e il contatto dei pazienti infettivi. Si trova all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" grazie ad una donazione del Rotary di Romagna Centro. Gli operatori sanitari, attraverso un sistema informatizzato, riescono a tenere un costante contatto visivo con i degenti in isolamento che si trovano ricoverati al nosocomio di Vecchiazzano in quanto positivi al virus. Complessivamente sono 25 i letti monitorati, 17 nel reparto di Malattie Infettivi e 8 in quello di Pneumologia Sub-Intensiva.

Rotary, la donazione per il monitoraggio dei pazienti covid

L'iniziativa del Rotary è partita nel bel mezzo della pandemia, cogliendo le osservazioni dell'ex primario di Malattie Infettive Claudio Cancellieri, past presidente del Rotary Club Forlì. Una donazione importante per il contributo raccolto, quasi cinquantamila euro, e per l'innovazione che ha apportato. Lo scopo è quello di evitare gli accessi non necessari nelle stanze delle persone infettate e ridurre in questo modo il rischio di contagi. Con le tecnologie a disposizione, l'operatore sanitario può rispondere a distanza alle richieste del paziente e valutare quando è necessario l'ingresso nella camera. Il sistema consente inoltre di controllare costantemente, attraverso l'occhio delle telecamere, i degenti ed intervenire prontemente in caso di necessità.

"La Pandemia di Coronavirus - ricorda Cancellieri - ha messo in crisi i sistemi sanitari in tutto il mondo, per la notevole contagiosità di questo nuovo virus e per la non trascurabile quota di casi gravi, richiedenti l'ospedalizzazione. In Italia, anche per le scelte compiute negli ultimi decenni, ben presto si sono saturate le Malattie Infettive, le Pneumologie e le Terapie Intensive. La grande, generosa, infaticabile risposta del personale sanitario nel suo complesso ha consentito di sopperire alle carenze strutturali, di dotazioni e strumenti diagnostici, nonché all’assenza di farmaci sicuramente efficaci".

"Stimolati da questa realtà, animati da spirito di servizio, alcuni rotariani, offrendo la loro competenza, hanno ricercato come affrontare questo specifico problema e, con l’aiuto anche degli stessi operatori sanitari, hanno identificato nel progetto di cui sopra la possibilità di ridurre il rischio di contagio negli operatori sanitari della degenza di Malattie Infettive e Pneumologia del presidio ospedaliero di Forlì - continua Cancellieri -. Visto che la modalità di trasmissione di Sars-Cov-2 è prevalentemente per dropplets-goccioline e per contatto con superfici od oggetti contaminati, il personale di assistenza deve proteggersi indossando dispositivi  di protezione di 2/3 livello, con anche tempi lunghi di vestizione e svestizione, ad ogni accesso nelle stanze di degenza, per qualsiasi motivo".

"Ridurre tali accessi, pur garantendo adeguate “comunicazioni”, audio e visive, fra paziente degente e operatore, costituisce un elemento importante per ridurre l’esposizione a rischio infettivo", conclude.  "Il progetto - spiega Massimo Amadio, presidente del Rotary Club Forlì -  e' consistito pertanto nel dotare ciascuno dei 17 posti letto della struttura di Malattie Infettive e di 8 posti letto del subreparto di terapia semintensiva nell'ambito della Pneumologia del presidio ospedaliero di Forlì, di un “Sistema interfonico IP Sterile Zenitel” e di un “Sistema TV CC”, connessi con una centralina operativa esterna, in luogo presidiato. L’insieme garantisce la possibilità di una comunicazione bidirezionale verbale operatore paziente, nonché un controllo visivo diretto dello stesso, abbattendo la necessità di ingresso nelle stanze di isolamento. Merita sottolineare che la dotazione fatta dal Rotary potrà essere utile nel tempo, anche in altre condizioni patologiche infettive, come tubercolosi polmonari, morbillo, varicella, meningiti batteriche, che trovano nelle Malattie Infettive la loro abituale sede di ricovero e trattamento".

L'importante donazione dei Rotary club di Romagna Centro per la realizzazione di un un innovativo sistema di monitoraggio dei pazienti infettivi all'ospedale di Forlì, è stata presentata alla presenza di Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna, Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna, Paolo Masperi, direttore del presidio ospedaliero di Forlì, Francesco Cristini, direttore delle Malattie infettive di Forlì, Cesena e Rimini, una rappresentanza dei Rotary Clubs dell’area Romagna Centro (Forlí, Cesena, Forlí Tre Valli, Valle del Savio, Cervia-Cesenatico, Cesenatico Mare, Valle del Rubicone) e il presidente dell'Associazione Salute e solidarietà, Giorgio Verdecchia.

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