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Cronaca

Dopo 55 anni chiude la più grande compagnia di teatro dialettale: "Mancano giovani attori"

Il Cinecircolo del Gallo di Forlì giunge all’ultimo atto forte degli oltre 30 testi teatrali rappresentati e di almeno 2.400 esibizioni messe in scena

“Non ci sono più le forze per portare avanti un’attività così impegnativa, il 12 gennaio prossimo daremo l’ultima rappresentazione”. Laura Sansovini, co-protagonista di 55 anni di esibizioni nel Cinecircolo del Gallo di Forlì a fianco dei vari Aurelio Angelucci, Walter Rabiti e Bruno Casalboni, giusto per citare alcuni mostri sacri del gruppo, conferma telefonicamente quanto annunciato venerdì scorso nella Sala Multimediale San Luigi dal presidente Angelucci. Visibilmente commosso, il popolare “Tugnaz”, classe 1934, dopo aver presentato lo spettacolo “La perpetua inamurêda”, proposto dalla Compagnia Jarmidied di Rimini per il consueto appuntamento settimanale di teatro dialettale “Amarcord San Luis”, giunto alla 19° edizione, non ha aggiunto altro, limitandosi a dare appuntamento al venerdì successivo per l’ultima volta di “Mèti La Quêrta”, cavallo di battaglia del Cinecircolo con più di 300 repliche.

“Dire che smettiamo - aggiunge Laura - è semplicemente una presa d’atto del tempo che passa, ma anche del fatto che mancano attori, tecnici e costumisti, o più semplicemente chi abbia voglia di recitare nella lingua dei padri. Due bravi giovani ci sarebbero, ma saremmo da rimpiazzare tutti (attualmente recitano in nove) e il nostro tempo è finito”. La sera del 12 gennaio, Tugnaz e C. metteranno in scena solo le parti più comiche di “Mèti La Quêrta”, lasciando a Giampiero Pizzol e al suo cast di giovani attori il compito di concludere la serata con lo spettacolo di teatro-cabaret “Romagna Solatia”.

Il Cinecircolo del Gallo di Forlì giunge all’ultimo atto forte degli oltre 30 testi teatrali rappresentati e di almeno 2.400 esibizioni messe in scena. “Siamo nati in pieno boom economico – ama ricordare Tugnaz - per portare la tradizione romagnola laddove non esistevano sale cinematografiche o riverberi televisivi”. Nel marzo 2003, in occasione del cinquantennio della Compagnia, è stata presentata la pubblicazione “50 anni, sl’è nota us’ farà de’”. In copertina appare il cast del Cinecircolo, immortalato in una delle tante repliche di “E parsot de Signor” di Giovanni Spagnoli, una delle commedie più riuscite. Dietro a personaggi come “Strufazz”, lo straccivendolo, Anteo e Aurora, Gigliola e Aldo, il sacrestano Erminio e la perpetua Argia, si nascondono uomini e donne che hanno fatto la storia della finzione dialettale forlivese.

Venerdì 12 gennaio non basteranno i 204 posti della Sala Multimediale San Luigi per contenere gli amici ed estimatori della leggendaria Compagnia dialettale fondata nel 1963, che vorranno presenziare all’ultimo atto. “Smettiamo con la recitazione – conclude Laura Sansovini – ma non certo con l’insegnamento del dialetto nelle scuole e elementari: continueremo a testimoniare l’amore per la tradizione romagnola finchè camperemo”

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