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Cronaca

Dopo l'Unione dei Comuni, anche Livia Tellus: c'è uno studio "top secret" per l'uscita di Forlì dalla holding

É messo nero su bianco nel bilancio di gruppo 2022-2024 di Livia Tellus Romagna holding lo studio di fattibilità per la fuoriuscita dall'Ente da parte del Comune capofila Forlì

É messo nero su bianco nel bilancio di gruppo 2022-2024 di Livia Tellus Romagna holding lo studio di fattibilità per la fuoriuscita dall'Ente da parte del Comune capofila Forlì. Ma come precisa la presidente Antonella Danesi presentando giovedì pomeriggio in commissione il budget, si tratta ancora di una "bozza", per cui non svela nulla ai consiglieri. "Il documento non è terminato ed è molto complesso". Vi sono infatti analizzate tutte le diverse possibilità di sviluppo, spiega, sia che Forlì decida di uscire o di rimanere. Lo studio di fattibilità, ricorda, era stato commissionato a un consulente nel novembre del 2021 ma fino a febbraio, quando Danesi è entrata in carica, "non era stato fatto quasi nulla".

"Abbiamo accelerato i tempi e ora è pronta la bozza, ma non ne parlo. Per il documento definitivo non ci vorrà ancora troppo tempo", dice. Passando ai numeri della cassaforte delle partecipate di Forlì e altri 14 Comuni del comprensorio, per il periodo 2022-2024 si prevede un utile per la capogruppo Livia Tellus che passa da 5,4 milioni di euro a circa 3,4 nel 2022-2023 e a 4,3 nel 2023-2024. Per il Comune di Forlì i dividendi ammontano rispettivamente a quattro, 3,4 e 3,4 milioni di euro, e tutte le società sono in territorio positivo per il 2022. Nel corso dell'anno è anche previsto, prosegue la presidente, l'aumento di capitale finalizzato all'emissione di azioni con diritti speciali Alea Ambiente di categoria E. Inoltre è stata effettuata una rivalutazione del fondo rischi, passato da oltre 2,1 milioni di euro a uno, che è ancora in corso. Per quanto riguarda il personale, il costo aumenterà da 115.000 a 233.000 euro per l'assunzione di un nuovo direttore generale.

A livello di società, entra più nel dettaglio, per Alea Ambiente si prevede nel 2022 un valore della produzione a circa 35,3 milioni di euro che si conferma per i due anni successivi, con tariffe costanti; per Fmi si attesta a 7,4 milioni e poi in lieve crescita; bene anche Forlifarma, grazie anche alla pandemia, con quasi 15 milioni di valore della produzione nel 2022 a crescere fino a 15,4 nel 2024; Unica Reti registrerà invece un risultato d'esercizio in crescita, da 2m8 fino a 4,8 milioni di euro per la cessione delle reti a Romagna Acque, alla quale si dice contraria Forza Italia. Buoni risultati infine per la Società delle fonti e anche per la Fiera, con un valore della produzione sopra il milione di euro (Agenzia Dire).

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