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Cronaca

Dopo la protesta degli studenti il progetto di fusione resta "congelato": "Ha prevalso la buona politica"

Dal vertice svolto giovedì pomeriggio in Provincia è emersa la volontà di prendere un anno di tempo circa la riorganizzazione dell'Istituto Ruffilli e degli altri istituti cittadini

Per il momento tutto resta come prima. Dal vertice svolto giovedì pomeriggio in Provincia è emersa la volontà di prendere un anno di tempo circa la riorganizzazione dell'Istituto Ruffilli e degli altri istituti cittadini. Il progetto prevederebbe la fusione di quattri indirizzo per andare a formare tre istituti di istruzione superiore: il Saffi sarebbe aggregato all’indirizzo socio sanitario del Ruffilli, il Liceo Artistico e Musicale affiancato all’istituto professionale ad indirizzo commerciale e pubblicitario, mentre l’Istituto Tecnico Economico Matteucci verebbe abbinato all’Itas Commerciale.

Entra nel dettaglio della questione il presidente della Provincia, Gabriele Antonio Fratto: "Il 9 ottobre è iniziato, attraverso la convocazione congiunta della Conferenza Provinciale di Coordinamento e della Commissione Provinciale di concertazione, il procedimento, di competenza della Provincia, di Programmazione dell'offerta di istruzione, per l'anno scolastico 2019/2020. Ad unanimità dei presenti, fu accolto il progetto illustrato dal dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale, di aggregazione dei tre percorsi formativi attualmente presenti all'Istituto Ruffilli di Forlì (servizi commerciali, servizi commerciali e pubblicitari e servizi socio-sanitari/adontotecnico) rispettivamente con l'Istituto Tecnico Economico Matteucci, il Liceo Artistico Musicale e l'Itas Saffi - Alberti di Forlì".

Giovedì, prosegue Fratto, al termine di un confronto istituzionale con "un attento ascolto dei vari componenti, "è stata ribadita la validità della proposta, ma anche la necessità di avviare un proficuo processo di confronto". Per questo motivo, spiega il numero uno di Piazza Morgagni, "è stato ritenuto opportuno posticipare di un anno la discussione definitiva sul progetto di aggregazione dei tre indirizzi, anche in vista di eventuali altre proposte che potranno essere avanzate, garantendo già da ora il rafforzamento del sistema di concertazione con tutti i soggetti interessati".

"La futura decisione - conclude Fratto - dovrà essere in particolare preceduta da un'attenta analisi del trend demografico degli studenti, dei bisogni degli studenti, del diritto di istruzione, delle molteplici funzioni svolte dalle autonomie scolastiche, e dovrà garantire il rispetto del parametro minimo dei 600 alunni per istituzione scolastica, al fine di assicurare a ciascuna autonomia l'assegnazione del Dirigente scolastico e del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA)."

VIDEO: LA COLORATA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI

"Alla fine ha prevalso la buona politica, quella capace di ascoltare", affermano dal "Comitato in difesa dell'Istituto Ruffilli", che ha accolto "con soddisfazione la decisione della Provincia di prendere tempo per la eventuale riorganizzazione". "Per quanto ci riguarda, noi rispetteremo gli impegni presi e fin da oggi ci metteremo al lavoro per costruire una proposta condivisa che rilanci e potenzi l’istruzione professionale nella nostra città, a partire dalle esigenze del territorio - viene aggiunto -. Tutto ciò, senza smembramenti o, se si preferiscono termini diversi, accorpamenti, filiere o riaggregazioni di scuole".

Studenti "uniti contro l'unione" per le vie del centro

In mattinata avevano manifestato in centro storico centinaia e centinaia di studenti. Con una manifestazione colorata e animata, i giovani liceali hanno ribadito il loro “no” all'ipotesi di accorpamento con l'Istituto Ruffilli. Da Piazza Saffi verso il palazzo della Provincia, in Piazza Morgagni, improvvisando anche un concerto con tanto di tamburi e sax al ritmo di “Non è quello che vogliamo, questa idea non l'accettiamo”. La manifestazione ha avuto l'effetto di prorogare di un anno la decisione. "Accogliamo - evidenziano da Rifondazione Comunista, Possibile Forlì e Sinistra Italiana -. Cogliamo allora l'occasione per investire sul Ruffilli e non abbandonarlo. Elaboriamo progetti per farlo crescere e per rafforzarlo. L'entusiasmo di insegnanti, studenti e genitori è stato fondamentale per riportare l'attenzione su questi livelli di istruzione e per far conoscere la loro realtà. Noi ci siamo con tutte le nostre forze per non lasciare che questa vertenza cada nel nulla". 

Il sindaco

“La Conferenza Provinciale di Coordinamento e la Commissione Provinciale di concertazione in seduta congiunta hanno confermato la validità del progetto di riorganizzazione di alcuni Istituti scolastici superiori della nostra Provincia, riaffermando il valore della proposta espressa dall'Ufficio Scolastico Territoriale, accogliendo nel contempo le sollecitazioni e la necessità di procedere ad un adeguato approfondimento per poter valutare eventuali contributi migliorativi - commentano il sindaco Davide Drei e il vice Lubiano Montaguti -. In queste settimane, come Comune di Forlì, abbiamo promosso e realizzato diversi momenti di  confronto con il Consiglio di Istituto del Liceo Artistico, con il Comitato Ruffilli, con i rappresentanti degli studenti e condividiamo la decisione di prorogare di un anno i termini della riorganizzazione, per consentire una adeguata informazione e condivisione. A seguito della decisione assunta, frutto di un proficuo confronto sarà possibile evidenziare, nelle opportune modalità e tempistiche, i benefici e gli elementi positivi collegati alla proposta di riorganizzazione, così come il recepimento di soluzioni migliorative, affinché sia un progetto realmente partecipato dalla comunità scolastica forlivese".

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