A Dovadola, in via della Chiusa, sono in corso i lavori di rifacimento della rete fognaria coordinati da Hera e finanziati nell'ambito del programma di investimenti dell'Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR). Il cantiere è stato avviato nelle settimane scorse dalla ditta Giovane Strade di Forlì ed è in fase molto avanzata.

"Con questo intervento - precisa l'assessore all'ambiente, Marco Carnaccini - si sta facendo un primo passo verso il risanamento dell'intera rete di scolo del paese. Nel caso specifico i lavori interessano le fognature a monte del centro abitato prevedendo la separazione delle acque meteoriche da quelle degli scarichi delle abitazioni. Per raggiungere questo risultato si sta procedendo con la posa di una nuova tubazione al servizio di tutte le case della strada". Verrà risanata in questo modo una situazione che in passato ha creato difficoltà per l'inadeguatezza della portata dei tubi di scolo posati moltissimi anni fa, che in caso di pioggia non riuscivano a captare tutta l'acqua proveniente dai tetti, dai cortili e dalle strade. A lavori conclusi le acque meteoriche confluiranno direttamente nel Fiume Montone all'altezza del parco "Primo Cai", mentre il resto confluirà nel depuratore dovadolese.

Nell'occasione, per ottimizzare al meglio il finanziamento concesso che ammonta a 70 mila euro, si sta procedendo contemporaneamente alla posa della nuova rete di distribuzione dell'acqua potabile a favore di tutta la zona interessata dall'intervento. "A questo punto - dichiara il sindaco Gabriele Zelli - è necessario procedere con la progettazione del risanamento fognario della parte a valle del paese. Tale esigenza è stata reiterata anche di recente agli uffici competenti di Hera in considerazione del fatto che l'intervento non è più procastinabile e che i finanziamenti necessari, circa 400 mila euro, sono disponibili. L'urgenza è determinata dal fatto che i lavori migliorerebbero la qualità ambientale di Dovadola e nel contempo darebbero lavoro alle imprese del territorio".