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Cronaca

E' stata il volto del volontariato forlivese: una messa in memoria di Tebe Fabbri ad un anno dalla scomparsa

Nata il primo giugno 1938 a Forlì e acquisito il diploma di ragioniera, la Fabbri ha operato come contabile in un’industria tessile di Meldola, per poi entrare nella grande organizzazione dell’Inps

Sarà il parroco dell’Unità Pastorale “Centro Storico”, don Antonino Nicotra, a presiedere, mercoledì alle 18, nella chiesa di San Biagio, in piazzetta Garbin, la santa messa in suffragio di Tebe Fabbri ad un anno esatto dalla scomparsa. Prenderanno parte alla liturgia commemorativa i rappresentanti di alcune delle tante associazioni e organizzazioni con cui la volontaria, morta in ospedale il 7 settembre 2021 dopo un malore improvviso patito presso la Fondazione Cassa dei Risparmi, dove si era recata come consulente, ha fattivamente collaborato per anni in molteplici attività: Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, Giardino dei Ciliegi Odv, Unitalsi sezione di Forlì, "Confraternita di Misericordia di Forlì e San Benedetto in Alpe, Avis comunale di Forlì e Avis Provinciale di Forlì-Cesena oltre all’Amministrazione Comunale di Forlì e alla stessa Fondazione Carisp.

Tebe Fabbri è stato uno dei volti in assoluto più noti del mondo del volontariato forlivese, tanto da rappresentarlo per due mandati all'interno della Fondazione e in un ruolo di vertice, essendo stata anche membro del consiglio di amministrazione con Roberto Pinza presidente. Nata il primo giugno 1938 a Forlì e acquisito il diploma di ragioniera, la Fabbri ha operato come contabile in un’industria tessile di Meldola, per poi entrare nella grande organizzazione dell’Inps, ove ha concluso la carriera impiegatizia come direttore di divisione nel 1997. Nel 1999 inizia la grande avventura come volontaria. Esperta di contabilità e di procedimenti, è stata pioniera a Forlì nella strutturazione di Assiprov e di numerose realtà solidali ed ecclesiali locali. Era amica di Pina Ziani e della martire della carità Annalena Tonelli, le due co-fondatrici del Comitato di via Lunga oggi presieduto da Davide Rosetti.

“Con Tebe – fu il ricordo a caldo del volontario di lungo corso del Comitato per la Lotta contro la fame nel mondo, Vanni Sansovini – abbiamo condiviso i progetti missionari più importanti della nostra associazione. Era una donna speciale: se abbiamo allargato il nostro braccio benefico in tutto il terzo mondo, è stato merito suo e della sua immensa capacità progettuale. E tutto questo in sordina: lei lavorava a testa bassa e in silenzio, senza mai voler apparire”. Il suo arrivo al Comitato di Annalena (così è conosciuta a Forlì l’onlus di via Lunga) risale al 1999 per merito di Pina Ziani. Dopo i primi tempi dediti alla raccolta e cernita di medicinali inviati in tutto il cosiddetto terzo mondo, la Fabbri passa alla contabilità dell’associazione, dedita allo sviluppo di progetti umanitari grazie al riciclo di beni usati raccolti in città e comprensorio. “Non gli sfuggiva un centesimo – ha continuato Vanni – tutto a fin di bene e tutto liscio come l’olio in termini di documentazione e contabilità. Siamo stati la sua famiglia e con lei abbiamo intessuto rapporti umani indimenticabili”.

“Tebe è stata una persona vera – dichiarò Pierangelo Laghi, per anni dirigente della sezione forlivese dell’Avis – e di lei serberò un ricordo intenso fatto di impegno e professionalità, soprattutto nella predisposizione di progetti di volontariato sul territorio. Era precisa e meticolosa, al punto da destare sempre un senso di stupore per la sua grande capacità organizzativa”. Piero Ghetti
 

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