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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Ecotecnica, dall'asta arriva un surplus di 500mila euro, ma la bonifica ambientale non parte

Sta andando bene l'asta per piazzare i beni della contestata azienda che la scorsa estate ha causato una sollevazione popolare, a San Lorenzo in Noceto

Più di 1.000 offerte, rilanci a pioggia e prezzo di aggiudicazione triplicato rispetto a quelli di perizia per i beni dei fallimenti Ecotecnica ed Ecoval Forlì. Sta andando bene l'asta per piazzare i beni della contestata azienda che la scorsa estate ha causato una sollevazione popolare, a San Lorenzo in Noceto, in quanto a causa del blocco delle attività, i cancelli sono stati serrati con grossi quantitativi  di rifiuti pericolosi abbandonati. Con una delibera il Comune si è fatto carico dello smaltimento, non ancora eseguito, per 300mila euro di costo, in particolare per le vasche con fanghi pericolosi data la presenza "di un altissimo carico inquinante dovuto principalmente alla presenza di olii", spiega la delibera del Comune.

I beni delle due società “sorelle” di viale dell'Appennino sono in vendita online. Il meccanismo dell'asta telematica, infatti, consente di interrogare il mercato in tempo reale e di ottenere dal mercato stesso, la quotazione del bene al centro della vendita, spesso peraltro più elevata rispetto a quella di perizia. L'osservatorio del network IT Auction aggiorna sullo stato della cessione dei beni dell'Ecotecnica. Le aste in questione, relative alla vendita di automezzi da lavoro, autocarri, semirimorchi, cisterne e altro (in totale ben 73 lotti), hanno suscitato grande interesse con oltre 25mila letture alla pagina internet, 150 sopralluoghi sul posto (finalizzati a visionare la merce in vendita) e altrettante cauzioni versate al fine di partecipare attivamente all'asta. 

In totale sono stati 116 i partecipanti alle aste per 56 lotti aggiudicati dopo la presentazione di più di 1.000 offerte. A favorire i numerosi rilanci – con i partecipanti che si sono sfidati 'rialzo dopo rialzo', il cosiddetto 'effetto asta' che ha consentito al prezzo dei beni in vendita di assestarsi ben oltre quello di perizia (e di certo ai livelli dei prezzi di mercato) tanto che l'incremento finale rispetto alle quotazioni globali di perizia è stato, solo prendendo in considerazione i beni della procedura Ecotecnica, pari al 138% (+550mila euro!), mentre per Ecoval è lievitato di oltre 40mila euro.

Risorse, quindi, che si spera potranno indennizzare anche il Comune per lo costoso risanamento ambientale degli stabili aziendali. Anche se “dopo 10 mesi i rifiuti sono ancora lì”, lamenta il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli. Spiega il leghista: “Nel piazzale e nelle vasche ci sono ancora circa 1000 tonnellate di rifiuti di cui un quinto pericolosi. Dopo i primi rilievi del Comune e di Arpae, tutto si è fermato. Non soltanto il deposito non è stato ripulito, ma si è lasciato che il tempo trascorresse senza muovere un dito. La gestione di questa emergenza, da parte dell’Amministrazione forlivese, è al limite dell’indecenza. In questi mesi abbiamo assistito a un riconcorrersi imbarazzante di dichiarazioni contrastanti, prima del sindaco Davide Drei e poi dell’assessore all’Ambiente William Sanzani che hanno continuato ad allungare il brodo, prendendo tempo ogni volta. Ma le vasche di stoccaggio sono ancora piene e il sito resta un deposito incontrollato di rifiuti, in parte pericolosi che, dopo 10 mesi, non sono ancora stati rimossi”.

“L’imbarazzo dell'assessore Gazzolo, intervenuta in aula per comunicarmi che le procedure di gara sono tutt'oggi in corso, è stato evidente. Ha certificato, con le sue parole, l’inefficienza e l'inadeguatezza del Comune di Forlì, ma, cosa ancor più grave, non ha saputo indicarmi i tempi tecnici necessari per completare una volta per tutte lo svuotamento del sito dai rifiuti presenti e bonificare l’area. La vicenda di Ecotecnica – conclude Pompignoli – è solo l’ultimo esempio della totale incompetenza di questa Amministrazione. Peccato che in ballo, questa volta, ci siano l’ambiente e la salute dei nostri cittadini”.

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