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Edilizia, padre e figlio indagati per bancarotta fraudolenta: passivo da 21 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Forlì ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini condotte nei confronti dei responsabili di un gruppo societario familiare di Forlì, operante nel settore edile

La Guardia di Finanza di Forlì, su incarico della Procura della Repubblica, ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini condotte nei confronti dei responsabili di un gruppo societario familiare di Forlì, operante nel settore della costruzione di immobili civili e industriali. Le indagini erano iniziate a seguito del fallimento di una società di persone che costruiva e vendeva o dava in affitto appartamenti e villette a schiera nel territorio di Forlì e immediate adiacenze. A seguito della crisi nel settore immobiliare, la società è fallita all’inizio del 2014, comportando l’inevitabile fallimento anche della ditta individuale del socio illimitatamente responsabile.

GLI ACCERTAMENTI - Gli accertamenti hanno consentito di rilevare che la società, che negli anni di massima espansione 2008 e 2009 era arrivata a quasi due milioni di ricavi, in realtà dichiarava perdite che dal 2007 in poi sono andate sempre aumentando fino ad arrivare a quasi mezzo milione di euro nel 2013, accumulando così passività per 6 milioni di euro, la maggior parte dei quali (4 milioni) verso  banche. Stessa cosa per la ditta individuale che però aveva raggiunto un passivo di più di 15 milioni di euro, anche in questo caso per la quasi totalità verso banche (12,5 milioni) e Equitalia (500.000 euro). Le restanti passività erano prevalentemente verso i fornitori di materiali e in minima parte i dipendenti.

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