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Cronaca

Electrolux, lavoratore inabile sospeso. La protesta "E' un licenziamento"

E' muro contro muro all'Electrolux contro la sospensione-licenziamento di un lavoratore parzialmente inabile dallo stabilimento di Forlì. Sul caso, che sta tenendo banco in questi giorni, si è verificato uno sciopero

E’ muro contro muro all’Electrolux contro la sospensione-licenziamento di un lavoratore parzialmente inabile dallo stabilimento di Forlì. Sul caso, che sta tenendo banco in questi giorni, si è verificato uno sciopero nello stabilimento. Da parte sua l’azienda ha replicato, argomentando di rispettare la legge dal momento che, non essendoci postazioni di lavoro in linea con la sua inabilità, in altre occupazioni il lavoratore sarebbe esposto a rischi per la sua sicurezza. Tuttavia questa replica manda su tutte le furie Augustin Bruno Breda, membro coordinamento Electrolux e operaio Electrolux Susegana.

Per il sindacalista “la lettera di licenziamento dell'operaio di Forlì richiama quale procedura per la risoluzione del rapporto di lavoro solo art. 7 della legge 604/66 e sue successive modifiche. E' vero che l'azienda ricorre ad una commissione ma presso la Direzione Territoriale del Lavoro. Tale Commissione non può giudicare e valutare il merito medico, come lascia intendere Electrolux , ma solo il motivo oggettivo del licenziamento, che deriva dalla dichiarazione di inidoneità alla prestazione stabilita dal medico del lavoro (pagato dall'azienda). La legge citata nel licenziamento obbliga l'azienda a seguire la procedura di comunicazione preventiva del licenziamento stesso alla DTL e questo prima che lo stesso licenziamento si perfezioni, a pena di nullità. Ecco perché il licenziamento è reale ed è solo sospeso in attesa che la commissioni si convochi”.

“In quella sede l'unica opzione prevista, se l'azienda non ritira il provvedimento di moto proprio, è la ricerca di una risoluzione consensuale, incentivata, soldi al lavoratore per evitare la causa. La lettera di licenziamento non dice, come lascia trasparire la dichiarazione Electrolux che c'è stata una commissione collegiale medica della ASL, a cui poteva adire l'azienda, prevista dalla legge 300 e dal DL a 81/2008 che poteva confermare o rigettare il giudizio del medico sulla inidoneità, unico soggetto pubblico autorizzato a sindacare su giudizi medici. Anche da questo si evince che nel caso in specie non è la sicurezza del lavoratore che sta a cuore alla società, ma la volontà di liberarsene. Questo precedente potrà essere sconfitto, prima ancora che in futuro giudizio, solo da una adeguata risposta dei lavoratori di tutto il gruppo e in particolare di Forlì, come sta accadendo”.

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