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Cronaca

Electrolux, operai in sciopero: 'occupata' la via Emilia

Il corteo dei lavoratori è uscito dai cancelli della portineria ed una volta fuori ad aspettarli c'erano le segreterie territoriali Fim Fiom Uilm e lavoratori di altre fabbriche

Giornata di mobilitazione all'Electrolux di Forlì, dove gli operai hanno manifestato in merito alla vicenda del lavoratore parzialmente inabile sospeso dal servizio. La protesta, che ha interessato l'area dinanzi la via Emilia, è stata presidiata dalle forze dell'ordine. "L'adesione allo sciopero - evidenziano le Rsu della ditta - è stata del 70%. Il corteo dei lavoratori è uscito dai cancelli della portineria ed una volta fuori ad aspettarli c'erano le segreterie territoriali Fim Fiom Uilm e lavoratori di altre fabbriche. Dopo un' assemblea pubblica, tenuta dai delegati Rsu e dai Segretari territoriali e il contestuale blocco della portineria, i lavoratori si sono riversati in strada e hanno rallentato il traffico distribuendo un volantino/appello ai cittadini per sensibilizzare l' opinione pubblica".

Electrolux, mobilitazione davanti allo stabilimento

"La Fiom-Cgil di Forlì - afferma il segretario generale di Forlì, Giovanni Cotugno - ritiene l’atteggiamento dell’azienda sbagliato e foriero di gravi conseguenze: aver platealmente accompagnato il lavoratore all’uscita dalla fabbrica rappresenta a nostro avviso la volontà di lanciare un messaggio estremamente grave verso  tutti i lavoratori che hanno assistito alla scena. Anche l’affermazione di non avere postazioni cui adibire il lavoratore è a nostro avviso rivedibile e va sicuramente oltre la mera applicazione della legge".

"Il lavoro in Electrolux è un lavoro duro, dove con il passare del tempo la gente si rompe, e nessuno può pensare di utilizzare le persone per poi buttarle via quando non sono più nelle condizioni di svolgere in maniera perfetta il loro lavoro - chiosa Cotugno -. La Fiom auspica l’immediato reintegro del lavoratore e la sua collocazione in una postazione, e ce ne sono in azienda, dove possa lavorare senza peggiorare ulteriormente le proprie condizioni. Questo è un elemento di civiltà, oltre che di un’ attenzione al lavoro e alla sua dignità che la multinazionale svedese vanta di avere".

"Chiediamo inoltre alle istituzioni del territorio di esprimere la propria vicinanza al lavoratore, in questa che non può essere considerata come una questione individuale ma rappresenta un elemento di tutela per tutti coloro che nello svolgere con impegno il proprio lavoro vanno inevitabilmente incontro a un deterioramento delle proprie condizioni fisiche, e che non possono per questo perdere il proprio posto di lavoro", conclude. Anche gli operai iscritti all'Ugl si sono uniti al corteo. "Oltre alla manifestazione indetta, ogni iniziativa possibile (compresa quella legale) è in atto per salvare il posto di lavoro dell'iscritto al sindacato vittima di questa decisione inspiegabile e arbitraria", ha affermato il segretario provinciale di Ugl Metalmeccanici di Forlì-Cesena e Rimini, Gerardo Fasulo.

"La Uilm - afferma Enrico Imolesi - ritiene che la migliore risposta alla sospensione del lavoratore da parte di Electrolux l’abbiano data i colleghi di lavoro che oggi hanno scioperato in massa per ribadire la loro contrarietà a queste azioni di forza delle multinazionale.Se quello di Electrolux vuole essere un messaggio intimidatorio alla categoria  dei lavoratori con limitazioni e prescrizioni mediche sappia che la Uilm non è disponibile a subire passivamente e metterà in campo tutte le azioni necessarie a contrastare questa politica aziendale.Il lavoratore deve essere reintegrato".

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