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Elezione Presidente della Repubblica

Presidente della Repubblica, un drappello di 12 politici rappresentano la Romagna: chi sono e le loro posizioni

Si avvicina la prima consultazione per eleggere il successore di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, fissata per il 24 gennaio a Palazzo Montecitorio in seduta parlamentare congiunta

Si avvicina la prima consultazione per eleggere il successore di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, fissata per il 24 gennaio a Palazzo Montecitorio in seduta parlamentare congiunta. Sono 12 i cosiddetti “grandi elettori” della Romagna chiamati a scegliere il nuovo presidente della Repubblica. Questi i numeri dei rappresentanti della Romagna: 5 del Riminese, 4 del Forlivese, 3 del Ravennate e nessuno del Cesenate. Come aree politiche se ne contano 3 del Pd, 2 della Lega, 2 di M5S, 2 di Coraggio Italia, 1 di Forza Italia, 1 di Italia Viva e 1 di Liberi e Uguali (gruppo misto).

I grandi elettori in Romagna

I 'grandi elettori' saranno 1.009, di cui 321 senatori (tra eletti e a vita), 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni regione (a eccezione della Valle d’Aosta che ne avrà uno). Per l'Emilia-Romagna la scelta è ricaduta sul presidente di Regione Stefano Bonaccini, sulla presidente dell'Assemblea legislativa Emma Petitti e su Matteo Rancan, capogruppo della Lega. La Romagna in particolare è rappresentata da Jacopo Morrone ed Elena Raffaelli (Lega), Simona Vietina e Carlo Ugo De Girolamo (Coraggio Italia), Antonio Barboni (Forza Italia) nell'alveo del centro-destra. Il centro-sinistra conta invece sui grandi elettori Alberto Pagani, Stefano Collina ed Emma Petitti (Pd) e Vasco Errani (Liberi e Uguali - Gruppo Misto). A questi si aggiungono i due esponenti del M5S Marco Croatti e Giulia Sarti, mentre chiude il centrista Marco di Maio (Italia Viva).

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Come si vota

Il Presidente della Repubblica deve essere eletto dal Parlamento, riunito in seduta comune. Al voto partecipano anche tre delegati per ogni Regione (eletti dal Consiglio regionale), solo la Valle d'Aosta ne indica uno solo. L'elezione ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea (673 voti). Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta: 505 voti. Non è una scelta tra candidati: può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto 50 anni d'età e goda dei diritti civili e politici. Il mandato dura sette anni.

Il Covid 'stravolge' il voto

La pandemia ha portato alla revisione dei protocolli per l'elezione del successore di Sergio Mattarella. Innanzitutto addio al "catafalco", ovvero alla cabina in legno e velluto bordeaux dentro la quale - dal 1992 - il grande elettore compila la scheda che gli fornisce il segretario d'aula. La "liturgia" prevede che nell'aula di Montecitorio: sotto al banco della Presidenza, vengano allestite le cabine in cui l'elettore entra per votare senza essere visto, dato che il voto è segreto. All'uscita deposita la scheda in un'urna che viene aperta alla fine delle operazioni per lo scrutinio. Per via del Covid, le cabine saranno più aperte e ariose, ma dovranno ugualmente garantire la segretezza del voto. Sono ammessi in Aula 50 elettori votanti alla volta, mentre per lo spoglio la capienza massima è di 200 persone.

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