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100 e maturi

Per Emma un 100 pieno di emozioni: "Il futuro è proiettato alla riscoperta dell’agricoltura sostenibile"

La forlivese Emma Piolanti ha frequentato l’Istituto Professionale “Persolino-Strocchi” di Faenza, chiudendo il percorso di studi con un bellissimo 100

Cinque anni da pendolare. Un periodo "che mi ha fatta crescere molto, resa indipendente nelle mie scelte". La forlivese Emma Piolanti ha frequentato l’Istituto Professionale “Persolino-Strocchi” di Faenza, chiudendo il percorso di studi con un bellissimo 100. Emma si descrive come "una ragazza solare e piena di ambizioni, perfezionista e sognatrice. Con determinazione porto avanti le mie idee ed i miei progetti, anche a costo di sacrifici e rinunce. Amo uscire con i miei amici e spesso mi è capitato di aiutare tante persone nelle loro difficoltà. Mi piace stare all’aria aperta, a contatto con la campagna ed i miei animali".

Lei ha frequentato il “Persolino-Strocchi” di Faenza, facendo la pendolare da Forlì. Come mai questa scelta?
Ho scelto di frequentare questo Istituto perché sono convinta che il futuro, soprattutto per noi giovani, sia proiettato verso la riscoperta dell’agricoltura sostenibile e l’ambiente. Mi piacerebbe un giorno, terminati gli studi universitari, apportare innovazione e nuove idee all’azienda agricola di mio padre Danilo, che dà tutta la vita conduce da solo la sua attività. Nel 2017, quando dovevo scegliere l’Istituto da frequentare nel mio futuro, a Forlì non era ancora stato ricreato l’indirizzo agrario, perciò ho dovuto optare verso quello di Faenza, il Persolino.

Come riassume i suoi cinque anni?
Ho trascorso questi anni svegliandomi alle sei ogni mattina per raggiungere con due autobus all’andata e due al ritorno la mia scuola. Questo periodo mi ha fatta crescere molto, resa indipendente nelle mie scelte. Ho conosciuto compagni di classe e di Istituto che porterò nel cuore per tutta la vita, così come alcuni professori. Le materie di studio sono state anche applicate alla pratica, essendo l’Istituto dotato di una tenuta agricola in cui ho avuto la possibilità di mettere in pratica la didattica studiata in aula.

Nel periodo del covid quali sono state le principali difficoltà?
La didattica a distanza è stata un buco nero nel percorso di formazione per l’impossibilità di effettuare gite, visite didattiche, stage in aziende del territorio, che arricchiscono il bagaglio culturale di qualsiasi studente, soprattutto di un istituto professionale agrario. I rapporti umani e sociali con gli altri studenti e i professori si sono improvvisamente intrappolati dietro lo schermo, ma poi è stato emozionante ritrovarsi nuovamente.

Come ha vissuto la maturità? E’ stata più facile o difficile di quello che immaginava?
Durante tutto il corso del 5° anno ho vissuto l’idea della maturità come un importante traguardo difficile da superare, con picchi d’ansia e d’incertezza sullo svolgimento, visto il periodo da cui stavamo uscendo. Al contrario di ciò che pensavo, i giorni dell’esame sono stati il mezzo per dimostrare a me stessa ed agli altri quanto valgo, provando allo stesso tempo un misto di ansia e di soddisfazione.

Alla fine è arrivato il diploma col massimo voto. Come descrive questo 100?
Faticoso, ma pieno di emozioni. Il voto mi ha ripagata dei sacrifici fatti in questi anni e mi ha regalato tanta soddisfazione. Sono grata a chi mi è stato vicino, a chi mi ha incoraggiata e supportata in ogni momento e ad alcuni miei professori che mi hanno sempre spronata a dare il meglio di me.

Nei suoi orizzonti, dopo le vacanze, cosa ci sarà?
Non farò le vacanze perché sto già lavorando da anni nell’azienda agricola di mio padre, occupandomi principalmente del comparto biologico e della vendita dei prodotti agricoli (frutta e verdura). Inoltre fra pochi giorni andrò in Irlanda (Dublino) con il progetto Erasmus per approfondire il mondo del lavoro e la mia conoscenza linguistica. Al mio ritorno frequenterò la facoltà di Economia e marketing nel settore agro-industriale a Bologna per apprendere i sistemi di gestione aziendale.

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