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Sanità

La malattia cronica che colpisce le donne: a Forlì il primo ambulatorio specializzato in endometriosi

Un appuntamento aperto a tutti, organizzato dall’Associazione Progetto Endometriosi - che unisce da oltre 16 anni pazienti volontarie di tutta Italia impegnate nel creare consapevolezza sulla malattia

Un ambulatorio medico specializzato nella diagnosi e terapie per pazienti affette da endometriosi: ha appena aperto a Forlì, nell’ospedale Morgagni-Pierantoni, nell’ambito dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia diretta dal primario Luca Savelli. Per presentare il nuovo ambulatorio e servizio pubblico a disposizione di tutte le donne del territorio sabato 9 aprile, a partire dalle ore 15.15, si terrà una conferenza negli spazi del Cinema Teatro S. Luigi (via Luigi Nanni 12) a Forlì, dal titolo “Diagnosi e terapia innovative dell'endometriosi in una sanità di alto profilo: presentazione dell'ambulatorio endometriosi dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni”. Un appuntamento aperto a tutti, organizzato dall’Associazione Progetto Endometriosi - che unisce da oltre 16 anni pazienti volontarie di tutta Italia impegnate nel creare consapevolezza sulla malattia, la quale colpisce circa 3 milioni di donne solo nella nostra penisola -, per informare sull’introduzione del nuovo servizio del sistema sanitario nazionale, un centro specializzato a cui le donne possono accedere con un semplice ticket, utile sia per quante hanno necessità di indagare sull’eventuale malattia e dunque riconoscerla, sia per coloro che devono intraprendere un percorso terapeutico.

VIDEO - Colpisce il 10% delle donne: apre un ambulatorio dedicato all'endometriosi

All’incontro nel Cinema Teatro ci saranno alcuni dei principali esperti di endometriosi del presidio ospedaliero di Forlì e della regione, i quali si soffermeranno su molti aspetti relativi alla patologia, dando informazioni pratiche e rispondendo a dubbi e curiosità sulla diagnosi, le terapie, lo stile di vita per le donne che convivono con l’endometriosi. Ad introdurre la conferenza sarà il direttore dell’ospedale Paolo Masperi, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e la presidente dell’Ape Annalisa Frassineti, la quale spiegherà alla platea l’importanza per le donne e per i professionisti di avere come riferimento un’associazione dedicata all’endometriosi. "L’Ape - sottolinea Frassineti - è impegnata nel dare sostegno concreto al mondo femminile con svariati progetti che spaziano dalla sensibilizzazione sulla necessità di conoscere la malattia ai consigli specifici sui centri e gli specialisti a cui rivolgersi, alla formazione nelle scuole, fino alla possibilità di entrare a far parte di una rete di supporto nazionale che coinvolge pazienti e medici specializzati nella malattia".

Come Savelli, il quale da due decenni si occupa della cura delle donne con endometriosi e svolge attività di ricerca e di formazione sulla patologia. Trasferitosi con 3 medici specialisti, dopo aver lavorato diversi anni al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, è stato tra i promotori del nuovo ambulatorio. "Un ambulatorio di diagnosi e terapia per pazienti con endometriosi - spiega Savelli - che è molto importante, perché consente di avere un servizio sul territorio e dunque evitare che le donne debbano rivolgersi a dei centri distanti, sottraendole da ulteriori stress e spese per gli spostamenti. Inoltre, è importante perché l’endometriosi ha una gestione complessa, che ha necessità di percorsi terapeutici personalizzati. La filosofia negli ultimi anni è cambiata: l’intervento chirurgico viene proposto solo a casi molto selezionati. Grazie ad operatori esperti e la giusta combinazione tra tecnologie all’avanguardia e competenze mediche, si ottiene il massimo dell’efficacia dalle terapie e si minimizzano gli effetti collaterali".

Spesso l’endometriosi viene diagnostica molto tardi (il ritardo varia dai 5 agli 8 anni), talvolta le donne sono sottoposte ad esami diagnostici inutili, come la tac, la risonanza magnetica, ed altri, senza riuscire a riconoscere la malattia. Di qui il valore di avere in città un centro di riferimento. Oltre al dottor Savelli, che parlerà proprio dell’evoluzione delle competenze mediche nella cura delle pazienti affette da endometriosi negli ultimi 20 anni, ci sarà la dottoressa Giulia Magnarelli, ginecologa dell’ospedale di Forlì, la quale si soffermerà sulle innovazioni nella terapia medica. La ginecologa Isabella Strada spiegherà le diverse tipologie di chirurgia per endometriosi e quando sottoporsi ad intervento chirurgico, il ginecologo Enrico Fontana illustrerà quali indagini eseguire per la diagnosi e il monitoraggio della malattia, inoltre la Dott.ssa in scienze motorie Lucia Pace parlerà dello stile di vita e dell’attività fisica ideale per la gestione della patologia. In conclusione, il pubblico potrà rivolgere domande e ricevere risposte dagli esperti. Per partecipare, bisogna inviare una mail a "romagna@apendometriosi.it". L’evento è organizzato dall’Ape con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune dì Forlì Assessorato alle politiche sociali, Ausl Romagna, Opi Forlì-Cesena, ordine dei Medici di Forlì-Cesena.

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza. L'Ape è una realtà nazionale che da oltre 16 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile.

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