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Cronaca

Solare in salute, Forlì-Cesena terza in regione per energia 'pulita'

Tra gli ultimi atti dell'Assemblea regionale ci sono il programma triennale del Piano Energetico e le Linee guida degli impianti per l'energia rinnovabile. "Un impegno complessivo sull'energia" dice Alessandrini (PD)

Tra gli ultimi atti dell’Assemblea regionale ci sono il 2° programma triennale del Piano Energetico e le Linee guida degli impianti per la produzione di energia rinnovabile. “Un impegno complessivo della Regione sull’energia - dichiara Tiziano Alessandrini (PD)– che ha già collocato l’Emilia-Romagna al terzo posto in Italia con 738,3 megawatt installati e 21.530 impianti, una produzione pari al 10,4% del totale nazionale di energia da fotovoltaico e la crescita maggiore del settore negli ultimi sei mesi (+230%).”
 
Secondo i dati del gestore dei servizi energetici (GSE), su 229.000 impianti fotovoltaici in Italia, ben 80.000 si attestano su una potenza fino a 3 kilowatt, 120.000 fra i 3 ed i 20 kilowatt, 20.000 fra i 20 ed i 200, fino ad arrivare a numeri irrisori quando si tratta di impianti a terra di potenza superiore al megawatt.

“Questo sta a significare due cose, – sottolinea il consigliere - che il consumo di suolo è limitato perché moltissimi privati cittadini ed imprese hanno collocato piccoli impianti sui tetti delle case o dei capannoni industriali e non a terra; secondo, che il comparto solare gode di buona salute nonostante la riduzione unilaterale degli incentivi da parte del Governo e il suo sviluppo ci avvicinerebbe all’autosufficienza.”
 
Tanto che in Italia, gli impianti fotovoltaici attivi al 30 giugno 2011 producono con il sole circa il doppio della potenza di tutti e quattro i reattori della centrale nucleare di Fukushima. In Emilia-Romagna, invece, i 738,3 megawatt installati equivalgono alla stessa potenza del reattore nucleare che era attivo a Caorso.

“La provincia di Forlì-Cesena, con i suoi 94.496 kilowatt installati e 1 impianto ogni 279 abitanti, si colloca al terzo posto nella graduatoria regionale, dopo Ravenna e Bologna – informa Alessandrini - con un incremento del 154% rispetto all’anno scorso.”
 
“Questi numeri – commenta infine Alessandrini - fotografano un sistema economico regionale e locale che cerca nuove strade, che persegue uno sviluppo maggiormente sostenibile, che promuove un modello di sviluppo fondato sull’innovazione, sulla ricerca e sulla qualità. Una green economy che va sostenuta per uscire al meglio dalla crisi.”

 

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