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Cronaca

Entrano i nuovi parroci a Bertinoro e S. Pietro in Trento

Sono due i sacerdoti che domenica prenderanno possesso delle nuove parrocchie assegnate dal vescovo: don Davide Bruschini che alle 16 entra a Bertinoro e don Fabio Castagnoli alle 17.30 a San Pietro in Trento

Nella Diocesi di Forlì-Bertinoro continuano gli ingressi dei nuovi parroci. Dopo l’arrivo di don Massimo Tumini a Premilcuore (20 settembre), sono due i sacerdoti che domenica prenderanno possesso delle nuove parrocchie: don Davide Bruschini a Bertinoro e don Fabio Castagnoli a San Pietro in Trento. Per il primo, dopo 11 anni trascorsi nella quiete appenninica di Premilcuore, si tratta quasi di un ritorno a casa essendo nativo di Forlimpopoli. “Vengo da voi – dichiara al settimanale diocesano Il Momento - con la semplicità di chi si sente al servizio del Vangelo e della gente. Vengo senza troppi programmi nella mente, ma con la voglia di voler bene a tutti e con il desiderio di aiutare ciascuno ad incontrare il Signore”.

Don Davide, che curerà pastoralmente anche di Lizzano, Massa e la Pieve carducciana di Polenta, sale al Colle di Romagna in sostituzione di don Emanuele Lorusso, a sua volta sceso a Forlì come amministratore di San Benedetto Abate al posto di don Giancarlo Barucci, scomparso lo scorso 24 agosto. Domenica, ad attendere il nuovo curato di Bertinoro sulla porta della Concattedrale, sarà il vicario generale mons. Pietro Fabbri, che fa le veci del vescovo mons. Livio Corazza, in quarantena fino a martedì prossimo per essere venuto in contatto con don Enrico Casadei Garofani, risultato positivo al Covid.

Il vicario, secondo il tradizionale rito d’ingresso, consegnerà a don Davide la chiesa, il confessionale, il fonte battesimale, il tabernacolo e l’altare, la Sacra scrittura e il popolo di Dio. Con la nuova parrocchia, don Bruschini, classe 1960, andrà a servire pastoralmente 3700 persone e oltre 1400 famiglie. Il sacerdote dovrà occuparsi anche del Museo interreligioso, della Badia di S. Maria d’Urano, la casa madre delle Clarisse francescane missionarie del Santissimo Sacramento fondate dalla Venerabile Madre Serafina Farolfi, ma soprattutto della Casa della Carità, lo straordinario veicolo d’amore per gli ultimi avviato nel 1981 dall’indimenticabile don Gian Luigi Pazzi. Se don Davide vanta già un’annosa esperienza in fatto di conduzione parrocchiale, per don Fabio Castagnoli si tratta invece della prima volta: finora il sacerdote ha operato a Meldola come assistente di don Mauro Petrini. “Da quando il Vescovo mi ha comunicato che sarei diventato parroco, ho subito avvertito una grande gioia, unita alla curiosità di sapere quale comunità mi sarebbe stata affidata”.

Il desiderio di don Fabio si è avverato il 14 giugno scorso, con la sua assegnazione alle comunità “ravennati” di San Pietro in Trento, Coccolia e Filetto. “Ai miei nuovi parrocchiani dico che non vedo l’ora di raccontare anche a loro, come sto facendo con tutti quelli che incontro, le meraviglie che Gesù e Maria stanno compiendo nella mia vita”. Don Castagnoli sarà accolto domenica alle 17.30, nella secolare Pieve di San Pietro in Trento. Ad attenderlo troverà anche il predecessore don Pawel Szymusiak, che partirà alla volta di Civitella, Galeata, Cusercoli, Voltre, Nespoli, Pianetto e Sant’Ellero domenica 25 ottobre. 

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